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 2012  ottobre 26 Venerdì calendario

LA VERSIONE DI RUBY: «AD ARCORE RAGAZZE LIBERE DI SCEGLIERE» —

Ripete ancora una volta che con Silvio Berlusconi non ha mai avuto rapporti sessuali. «Assolutamente no», sottolinea Karima El Marough che — dopo mesi in cui aveva fatto perdere le tracce e dopo le dichiarazioni spontanee del Cavaliere al processo nel quale la marocchina è parte offesa — torna in tv con due interviste, una a Tgcom24 di Mediaset, l’altra alla prima puntata di Servizio Pubblico su La7. Le serate del bunga bunga ad Arcore sono costate a Berlusconi il processo per prostituzione dell’allora minorenne Ruby, per i presunti rapporti sessuali avuti con lei, e concussione, per le pressioni fatte sui vertici della questura di Milano dicendo che la ragazza gli era stata segnalata come la nipote dell’allora premier egiziano Mubarak affinché, quando nella notte del 27 maggio 2010 fu fermata per strada accusata di furto, fosse affidata alla consigliera regionale pdl Nicole Minetti ed evitare così, sostiene la Procura di Milano, che rivelasse quanto accadeva nella villa in Brianza.
Cosa succedeva ad Arcore? «Balletti hard? Sì. Le ragazze sono sempre libere, maggiorenni e vaccinate» risponde a Michele Santoro, aggiungendo che «si ballava e ognuna faceva quello che riteneva giusto fare. C’era la ragazza più spigliata e quella meno, c’era quella che lo voleva fare, quella che no. Se lo volevi fare, lo facevi, sennò stavi seduta sul divano» perché «dipende dalla ragazza come si pone. Fra 30 ragazze lui capisce dove può e dove non può». Ancora una volta afferma che Berlusconi non le ha fatto mai capire «esplicitamente» di voler fare sesso con lei, che sarebbe stata tra le meno disinibite del gruppo, ripetendo quanto aveva dichiarato a verbale ai pm nell’estate 2010 mescolando bugie palesi a mezze verità. Vorrebbe non parlare più della vicenda: «L’ho resettata dalla mia mente. Non voglio ricordarla neanche», ma, consapevole di «essere il fulcro del processo», è pronta a testimoniare. La Procura ha rinunciato a chiamarla, ma possono sempre farlo difesa e giudici: «Non vedo l’ora e quando mi chiameranno ci andrò». Karima sogna la moda anche se ora, le sue priorità sono «fare la mamma» e chiarire la sua «posizione sul caso», perché «dopo questo casino la mia vita non è più quella di prima, non sono più la persona di prima e non ho più l’immagine di prima». Manderebbe mai sua figlia (ha meno di un anno) ad Arcore? «Assolutamente no». Il processo riprende questa mattina di fronte ai giudici della quarta sezione penale del tribunale con la prosecuzione delle testimonianze chieste dalla difesa, tra le quali non dovrebbero esserci quelle della star americana George Clooney (non sarebbe stato raggiunto dalla convocazione) e della sua ex fidanzata Elisabetta Canalis (che si trova negli Usa). Karima El Mahroug li aveva collocati in una delle serate del bunga bunga ad Arcore. La ex coppia regina del gossip ha incontrato sì il Cavaliere, ma a palazzo Grazioli a Roma dove l’attore americano si recò per chiedere una donazione alla sua campagna di aiuto ai profughi del Darfour. Dovrebbe, invece, comparire tra i sedici testimoni chiamati dalla difesa la conduttrice Barbara D’Urso, anche lei collocata ad Arcore da Ruby in una serata nella quale invece non è risultata presente. I legali di Berlusconi hanno depositato al tribunale i verbali di alcuni testimoni sentiti in indagini difensive. Si tratta del titolare e dei rappresentanti di una ditta di apparecchiature per centri estetici i quali hanno confermato quanto dichiarato sia da Berlusconi sia da alcuni testimoni, e cioè che Ruby aveva intenzione di entrare in società in una struttura di quel tipo a Milano. Il Cavaliere ha detto di averle prestato 57 mila euro per aiutarla ad uscire dalla sua condizione «miserevole».
Giuseppe Guastella