Hamza Boccolini, Libero 24/10/2012, 24 ottobre 2012
SOLDI AGLI INTEGRALISTI DI HAMAS [
Con 400 milioni l’emiro del Qatar si compra Gaza] –
Con la visita compiuta ieri dall’emiro del Qatar a Gaza il gruppo palestinese di Hamas, e buona parte della fratellanza musulmana nel mondo, è ormai finita nelle mani di Doha. La visita dell’emiro Hamad Bin Khalifa Al Thani, che ieri ha passato la giornata nella striscia palestinese violando l’embargo imposto da Israele dopo la guerra del 2007, ha sancito in via definitiva il passaggio della dirigenza di Hamas dall’ala protettiva dell’Iran e della Siria a quella del Qatar e dell’Egitto. Non a caso nei suoi due interventi tenuti durante la giornata il premier di Gaza, Ismayl Haniye, ha più volte ringraziato anche il presidente egiziano Mohammed Morsi, così come ha fatto lo stesso emiro di Doha. Peraltro, dopo lo scoppio della crisi siriana, il leader di Hamas - Khaled Mashaal - è stato costretto a lasciare Damasco per rifugiarsi proprio a Doha, mentre il suo vice Mousa Abu Marzuq ha trovato riparo al Cairo.
E ora l’emiro del Qatar, che mettendo la sua televisione “al Jazeera” nelle mani dello sceicco Yusuf Qaradawi aveva dagli anni Novanta stretto un’alleanza con i Fratelli Musulmani, ha definitivamente “comprato” il gruppo islamico palestinese con una donazione di 400 milioni di dollari. A tanto ammonta la cifra che l’emiro ha promesso di spendere nella striscia di Gaza, ancora distrutta dai raid aerei del 2007, per ricostruirne le infrastrutture. A lui sarà dedicata una cittadella che sorgerà a Khan Younes, dove ieri ha posto la prima pietra, che prevede 3 mila unità abitative, mille delle quali andranno alle famiglie dei miliziani palestinesi detenuti in Israele.
Non c’è dubbio che quella di ieri sia stata per Hamas e per i suoi capi una giornata “storica”. Si tratta del primo capo di stato arabo a visitare la zona palestinese da quando il gruppo islamico ne ha assunto il controllo, con un colpo di mano ai danni della fazione rivale di al Fatah. Proprio l’emittente qatariota “al Jazeera” ha seguito in diretta l’evento. L’obiettivo dichiarato era quello di rompere l’embargo e legittimare a livello internazionale il gruppo islamico come interlocutore, nonostante il boicottaggio della stessa Anp di Abu Mazen. Nel suo discorso di benvenuto Haniye ha infatti annunciato «la rottura dell’embargo su Gaza». Ha ricordato infine il ruolo del Qatar nello scambio di prigionieri con Israele per la liberazione di Gilad Shalit, aggiungendo che questa visita è avvenuta a pochi giorni dalla festa del Sacrificio.
Ma è il risvolto economico quello che più interessa ai palestinesi. Subito dopo l’arrivo dell’emiro è stato presentato un altro progetto da 34 milioni di euro, sempre finanziato dal Qatar, per la costruzione di una zona residenziale, e uno per un ospedale da più di 11,5 milioni di euro. Per l’occasione lungo tutte le strade principali della striscia sono state issate bandiere qatariote e foto ritraenti l’emiro.