Mattia Chiusano, la Repubblica 26/10/2012, 26 ottobre 2012
“STUPRI E GAY: È LA BOXE” E GLI USA VENGONO BANDITI
Punita, cancellata. Bandita per tre mesi. La boxe olimpica americana non c’è più. La squadra di Cassius Clay, Joe Frazier, George Foreman è scomparsa dalle mappe dello sport mondiale. Sospesa dalla federazione mondiale (Aiba), due mesi dopo esser scomparsa dal medagliere maschile delle Olimpiadi di Londra. Il punto più basso, quasi la metafora di uno sport che non smette di farsi male, tra mancanza di campioni carismatici e verdetti discutibili (vero Cammarelle?). E in questo senso la vicenda Usa è esemplare. Tra conflitti di potere e protagonismo suicida di dirigenti
che infangano un movimento che ci ha regalato Olimpiadi come quelle di Montreal, in cui si rivelarono gli Spinks e Ray Sugar Leonard.
L’Aiba ha cancellato gli States perché non hanno cancellato Hal Adonis. E chi è? L’ex presidente delle zero medaglie maschili, un tipo verace, incapace di capire quando è il momento di fermarsi. L’intervista al New Yorker lo ha esaltato: «Ai ragazzi faccio sempre una domanda onesta: “I tuoi genitori ti hanno mai picchiato?”. Se mi dicono no,
rispondo che la boxe non fa per loro. Mio padre ha inventato gli abusi sui minori. Ho imparato a giocare a scacchi a sei anni. Se sbagliavo mossa, mi colpiva in faccia con la cinghia. Quando sono finito in strada a combattere mi dicevo: “hey, ma questo non è niente”. Quando allenavo giovani pugili, li colpivo duro in faccia: perché nella boxe senti i primi due colpi; dopo, è come se ti dessero Novocaina».
Già questo sarebbe bastato all’Aiba. Ma Adonis ne aveva ancora in serbo: «Vede quella ragazza?
» ha indicato il ring al giorna-lista, «è stata stuprata da un familiare quando era bambina. Metà delle nostre ragazze è stata molestata, l’altra metà è gay». L’Aiba ha fatto il conto delle possibili diffamazioni: all’Aiba stessa, allo sport della boxe, alla boxe femminile, ad alcune minoranze, per concludere con il nesso tra boxe e abusi sui minori. La testa di Adonis andava servita su un piatto d’argento. Il presidente è stato destituito, ma il voto dei membri USA Boxing gli ha permesso di rimanere nel board. Inferocita, l’Aiba ha cacciato la boxe americana per tre mesi. Le foto di Foreman a Città del Messico ’68, intanto, si sono ingiallite.