Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  ottobre 24 Mercoledì calendario

LA PIRAMIDE UN PO’ RADIOFARO

[Nuove scoperte sull’enigmatica struttura in Bosnia] –
Che cosa nasconde la Piramide del Sole? Non siamo in Egitto ma in Bosnia, nei pressi di Sarajevo, dove dal 2005 alcune strutture sono oggetto di vivaci dispute accademiche. Semir Osmanagic, lo «scopritore», guardato con sospetto dall’archeologia ufficiale, è convinto che si tratti di piramidi artificiali, le prime in Europa, risalenti a oltre 12 mila anni fa. La spiegazione più verosimile è che si tratti invece di colline di origine sedimentaria, rimodellate dall’uomo. Fra tutte spicca quella del Sole, appunto, alta 220 metri (la piramide di Cheope ne misura 147).
Più ancora dell’aspetto, sorprende quel che contiene. La sommità della collina di Visocica, com’è chiamata dagli abitanti della zona, emette un misterioso fascio elettromagnetico con un raggio di circa 4,5 metri. Il fenomeno è stato indagato da SB Research Group, un gruppo di ricerca italo-croato- finlandese, specializzato in archeoacustica e basato presso l’Università di Trieste. Il fisico croato Slobodan Mizdrak, dopo aver collocato un trasmettitore sulla sommità, ha inviato ultrasuoni e onde radio verso la base della piramide e ne ha registrato la risposta. «L’esperimento è durato 39 ore e non 48, perché il gasolio del generatore è finito prima del previsto», dice Paolo Debertolis, capo della spedizione. I dati raccolti sono stati verificati da tre centri indipendenti: l’Istituto di Statistica di Belgrado, quello di Zagabria e quello di Matematica avanzata di Vienna. E’ risultato che il fascio è continuo ed è generato da una sorgente posta obliquamente rispetto al vertice della piramide, a 2,44 km di profondità.
L’aspetto più incredibile è la forma della sorgente, che sembra essere metallica (sarebbe stata segnalata la presenza di oro), simile a un’antenna parabolica tv e capace di dirigere il fascio verso l’apice virtuale della piramide. Il punto è a 15 metri dalla sommità della collina e rappresenta il «fuoco» in cui il fascio si concentra per poi espandersi nello spazio. Il misterioso apparato emette onde radio a 28.300 Hz, quindi onde radio «Vlf» (Very low frequencies), quelle più usate per comunicare con i sottomarini, con una potenza equivalente di 10 Kw, quella di una stazione tv.
Il fenomeno appare inspiegabile dal punto di vista geologico e non ha equivalenti. La collina-piramide custodisce un radiofaro? Costruito da chi, quando e perché? Il team Sbrg ha usato anche microfoni ultrasensibili e registratori digitali capaci di rendere udibili gli ultrasuoni per registrare la «voce dalla piramide»: composta di ultrasuoni e onde radio, è simile al ronzio di un alveare. Secondo Debertolis, è prodotta dal fascio elettromagnetico che sale dalle viscere di Visocica e che, attraversando gli strati di quarzo, li mette in risonanza. Si potrà saperne di più nei prossimi mesi, quando l’Sbrg sarà di nuovo in Bosnia.