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 2012  ottobre 23 Martedì calendario

LO SPREAD TRA P.A. ITALIANA E TEDESCA È A QUOTA 1.000


Mentre lo spread tra Btp decennali e gli analoghi Bund veleggia verso quota 300, quello tra la qualità, l’efficienza e la produttività della pubblica amministrazione (p.a.) italiana e di quella tedesca corre verso quota 1.000. Se ne parla poco, ma nella stagione del credit crunch, del mercato unico europeo e della globalizzazione, questo differenziale è ben più pericoloso di quello finanziario per la crescita del pil, l’occupazione e la capacità di attrarre capitali, soprattutto in una stagione nella quale la pressione fiscale sulle imprese ha raggiunto una percentuale record.
Qualche esempio sul campo della p.a. con database, processi informatici e qualità dei servizi da modello Grecia e lontana anni luce da Berlino. Un ufficio Inail di Roma ha rilasciato lo stesso giorno due Durc diversi, uno di conformità e uno no, alla stessa azienda richiedente. Il ritardo nel pagamento delle fatture da parte della p.a. si è amplificato anche perché l’Inps ritarda nel rilasciare i Durc a chi deve pagare (in piena googleeconomics dovrebbe essere tutto in tempo reale e via web). Se un’impresa richiede un certificato antimafia aspetta mediamente un anno per ottenerlo, nel frattempo i pagamenti della p.a. si bloccano. Una società che esegue un ravvedimento con l’Agenzia delle entrate con apposito F24 è praticamente certa che, dopo qualche mese, gli verrà notificata una cartella da Equitalia per la stessa operazione. Perché? Semplice, perché i sistemi informativi dei due soggetti non agganciano in automatico gli F24 così i commercialisti devono andare fisicamente negli uffici a ottenere lo sgravio. Eppure Equitalia e Agenzia delle entrate hanno da molti anni lo stesso provider per l’informatica che costa ai contribuenti più della Nasa: 377 milioni di euro all’anno. Ma tutte le informazioni fiscali sono bloccate nei silos dei singoli tributi, quelli pensati negli anni Settanta, con di fatto nessun livello di operatività orizzontale. Ecco perché, se un contribuente paga due F24 in successione con stesso codice fiscale ma diversi codici tributo, il sistema «si smarrisce». E così via. Mentre il mondo del business globale procede alla velocità della tecnologia In-memory post database relazionale e rende tutti i dati accessibili da un’app, la p.a. italiana scarica tutta la sua costosa inefficienza sulle imprese. In questo modo, nessuna ripresa potrà essere solida e, difficilmente, lo spread di produttività potrà essere assorbito. Che poi, con questo livello di qualità amministrativa, dopo qualche mese possano nascere tante startup innovative è davvero tutto da provare sul campo della competizione transfrontaliera. Qualche dubbio lo abbiamo.