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 2012  ottobre 23 Martedì calendario

L’EDICOLA DIGITALE LEKIOSK IN ITALIA


Per l’esattezza sono 9,99 euro: con questa cifra mensile gli abbonati di Lekiosk potranno scegliere 10 magazine italiani ogni 30 giorni e leggerli sul proprio iPad. Un’edicola virtuale, in cui i lettori hanno, più o meno, la stessa libertà di scelta di quelle reali. Al momento sono una decina gli editori che hanno deciso di portare i propri giornali su Lekiosk: da Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) a Mondadori, Condé Nast, Gruner+Jahr, Hearst e Monrif, per un centinaio di giornali.
Il debutto avverrà domani, basterà scaricare l’applicazione gratuita dall’App Store e registrarsi.
Lekiosk non è la prima edicola virtuale italiana, ma è la prima a proporre un «bundle», un’offerta a pacchetto, così come accade già in Francia, dove la start up è nata, e da qualche tempo anche nel Regno Unito, secondo paese raggiunto prima della Penisola. L’applicazione permette anche l’acquisto delle riviste singole.
«Lekiosk è nel cuore di due rivoluzioni», racconta a ItaliaOggi Michael Philippe, cofondatore della società, «da una parte il grande cambiamento nel modo di leggere i magazine, perché la gente ha sempre meno tempo, dall’altra l’avvento dell’iPad, che non è solo il fenomeno del momento, ma qualcosa di molto profondo. Noi siamo nati con l’idea di essere lo Spotify dei magazine (il servizio di musica digitale ancora non presente in Italia, ndr) o l’iTunes dei giornali. Nel gennaio del 2011 abbiamo lanciato in Francia l’app per iPad, e ben presto abbiamo raggiunto i 600 mila download».
Philippe, 26 anni, ha fondato Lekiosk con altri tre amici nel 2007. Nel 2008 è nata la versione per il web, tutt’ora funzionante, ma il vero salto c’è stato con l’arrivo dell’iPad e con la formula in bundle, cosa che pochi offrono se si eccettua l’esempio Usa di ePresse. Dopo gli 1,5 milioni di euro di ricavi del 2011, il 2012 dovrebbe chiudere con 5,5 mln, mentre gli abbonati in Francia sono 25 mila.
Country manager per l’Italia (e attualmente uomo-azienda, anche se personale italiano si trova nella sede centrale) è Laurent Malek che, fra l’altro, in passato si è occupato del lancio di Disney Channel in Francia e nella Penisola. «Al momento», dice Malek, «gli editori con cui abbiamo stretto accordi sono una decina, e un altro sta per entrare nella nostra offerta. Sono comunque già i maggiori attori del mercato italiano».
La scelta di avere un’edicola per lo più dedicata ai magazine è intenzionale ma non esclusiva: «l’iPad», spiega Philippe, è utilizzato molto per l’intrattenimento, e i magazine si avvicinano a questo concetto. In Francia siamo l’app più redditizia nell’iTunes store, poi ci sono solo giochi». «Siamo però aperti anche ai quotidiani», aggiunge Malek, «già dal debutto avremo quelli di Poligrafici». Allo stesso modo, non è detto che non arrivino altre modalità di pagamento, per esempio abbonamenti semestrali anziché annuali come quello dal 9,99 euro. Il meccanismo resterà quello attuale: si ottengono crediti (ora 10) da spendere come si vuole nell’edicola.
Ancora un’apertura Philippe la mostra sulle versioni interattive: «Nel caso dei magazine la semplicità è la cosa migliore, less is more (meno è meglio, ndr). Ma siamo un distributore, se l’editore vorrà mettere in vendita la versione nativa per iPad è benvenuto».
La divisione dei ricavi nel caso di vendita sull’iPad è semplice: 40% agli editori, 30% ad Apple e 30% a Lekiosk. Sul web si fa 50 e 50, così come sull’app per Android ancora non pronta per l’Italia (e comunque poco redditizia in Francia, dove l’80/90 dei ricavi sono fatti su Apple). Una percentuale un po’ bassa per gli editori. «Pensiamo che sia un modo per monetizzare la stampa anche sul digitale e non è bassa se si pensa che non ci sono costi di stampa, di distribuzione, che facciamo noi gli investimenti tecnologici e di marketing. Gli editori devono essere presenti dappertutto e Lekiosk aiuta a monetizzare i contenuti in un modo che prima non esisteva». Philippe sottolinea quanto accade in Francia, dove l’85% degli abbonati a Lekiosk richiede una testata che non aveva mai letto prima: «Offriamo la possibilità di scoprire magazine mai letti. Qualcosa che crescerà ancora non appena arriveranno le funzioni social nell’applicazione».