Marco Livi, ItaliaOggi 23/10/2012, 23 ottobre 2012
I GRANDI CRU D’ITALIA A HONG KONG
I 110 vini italiani che da almeno 20 anni hanno i top rating dalle guide italiane (Tre bicchieri Gambero Rosso, Cinque Grappoli dalla guida dei sommellier) e dai critici internazionali (Wine Spectator, Robert Parker, James Suckling) si offrono a Hong Kong con due eventi: oggi un tasting superselezionato presso il Jockey Club e domani sera un’asta battuta da Christie’s durante una cena di gala all’Icon Hotel alla quale parteciperanno 260 personalità di Hong Kong per devolvere il ricavato della charity auction al Politecnico di Hong Kong.
La cena di gala di domani sera sarà firmata dall’Enoteca Pinchiorri (3 stelle Michelin) con la regia della signora Annie Feolde e lo chef Italo Bassi per l’occasione presenti a Hong Kong.
I 110 vini sono da 10 anni riuniti nell’associazione Comitato Grandi Cru d’Italia, di cui fanno parte tutti i più grandi produttori in termini di qualità: da Piero Antinori, che è stato il primo presidente del Comitato, a Vittorio Frescobaldi (attuale presidente), a Ceretto, Tasca d’Almerita, a Maurizio Zanella (Ca’ del Bosco), a Niccolò Incisa (Sassicaia), a Ornellaia (Ferdinando Frescobaldi), a Biondi Santi, a Domini Castellare di Castellina (Paolo Panerai, deputy executive chairman e ideatore del comitato).
I lotti in asta hanno un prezzo base minimo di 18.000 dollari di Hong Kong fino a 45.000 dollari di Hong Kong per il lotto composto da Sassicaia, Tignanello, I Sodi di S.Niccolò di Domini Castellare di Castellina, Lupicaia e Il Pareto di Nozzole.
Il Comitato Grandi Cru d’Italia è stato creato con criteri democratici, appunto sulla base dei rating, mentre il Conseil des Grands Crus Classés francese fu istituito con la classificazione d’imperio di Napoleone III per la Expo Universale di Parigi del 1855.
Oggi i 110 soci del Comitato rappresentano il punto di riferimento della più alta qualità italiana (sono rappresentate tutte le zone di eccellenza della penisola) per tutto il mondo che ama il vino e in particolare per Hong Kong, la Cina e l’Asia, dove i vini italiani hanno molto spazio per crescere in concorrenza con i francesi in relazione a una qualità ugualmente eccellente e prezzi molto più convenienti.
La tre giorni a Hong Kong dei Grandi Cru d’Italia si concluderà, nella mattinata di mercoledì 24, con un seminario dedicato agli allievi della prestigiosa scuola alberghiera del Politecnico, i futuri manager dell’ospitalità e della ristorazione di Hong Kong e della Cina.
Nella circostanza il deputy executive chairman, Paolo Panerai, e l’ambasciatore d’onore del Comitato a Hong Kong, Marco Iodice, annunceranno l’istituzione di stage per gli allievi del Politecnico presso le aziende dei soci.
Le principali boutique italiane a Hong Kong, da Ferragamo a Tod’s, hanno esposto le bottiglie dei grandi cru d’Italia nelle loro vetrine, creando così la prima iniziativa combinata vino e fashion fuori d’Italia.