Simonetta Scarane, ItaliaOggi 23/10/2012, 23 ottobre 2012
IL RE TURCO DEI TELEVISORI È ORA UN GIGANTE MONDIALE
Il re turco dei televisori è ora un gigante mondiale che impiega 13 mila persone nel mondo, con un fatturato di circa 3,5 miliardi di euro l’anno, dei quali il 3-4% investito in ricerca e innovazione nei laboratori di Vestel city, ma anche in Gran Bretagna, Cina, Corea del Sud e Taiwan. Nello stabilimento high-tech di Vestel-City, 1,3 mln di mq nella zona industriale di Manisa (Smirne), nella Turchia occidentale, ogni venerdì il presidente, Ahmet Zorlu, 68 anni, impeccabile, arriva con l’elicottero per la riunione settimanale.
Un uomo d’affari che si è fatto da sé e che ora regna su un impero industriale che spazia dal tessile alla finanza, all’energia, all’immobiliare. È uno degli uomini più ricchi del Paese.
Vestel è l’ammiraglia della holding. Acquistata per un boccon di pane nel 1994, Fabbricava prodotti elettronici e tirava avanti grazie ai televisori: ne produceva 360 mila l’anno, ma oggi da Vestel-City ne escono 11 milioni l’anno e più di 7 milioni di lavatrici e frigoriferi, Vestel è stata trasformata radicalmente puntando su innovazione tecnologica e modello di produzione asiatico. Ha anticipato il boom delle tv piatte, al plasma, diventando uno dei migliori esempi di decollo industriale turco di questi ultimi anni. Nel 2011 figurava nel trio di testa delle imprese maggiori esportatrici del Paese, ma entro due anni sarà il campione d’esport ha scommesso il patron di Vestel. La strada maestra di questa nuova strategia è Vestel-City, la fabbrica-città ad alta tecnologia collegata direttamente al porto di Smirne dalla ferrovia dove vengono trasportati ogni giorno container carichi di schermi televisivi e di frigoriferi destinati ai mercati di oltre 120 paesi. Il 70% della produzione viene esportata in Europa. Le esportazioni sono cresciute del 35% nei primi cinque mesi del 2012. Oggi più di un televisore su cinque venduti in Europa è prodotto nello stabilimento di Vestel. Il marchio turco rappresenta il 6% del mercato mondiale.
I coreani di Samsung e Lg sono i concorrenti più pericolosi, ma la vicinanza dei turchi ai maggiori mercati di sbocco permettono a Vestel di ridurre i costi di trasporto e di rispondere in maniera più veloce agli ordini. Eppure Vestel è ancora poco conosciuta in Europa, anche perché la società fabbrica per conto di dozzine di altri marchi: Toshiba, Sharp, Ivc, Panasonic, Hitachi, Telefunken, Lowe; Luxor e Vestfrost nei paesi scandinavi, Cabot in Gran Bretagna. E presto anche per altri marchi in Indonesia e Brasile. Con il proprio marchio, Vestel vende sul mercato interno turco, in Medio Oriente, nell’Est Europa e in Russia, dove conta uno stabilimento nei pressi di Mosca.