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 2012  ottobre 24 Mercoledì calendario

COSÌ SI SCRIVE UN CURRICULUM, PER VOCE ARANCIO


Quello che c’è da sapere perché il vostro profilo non finisca nel cestino. Si può cominciare seguendo il modello europeo


Il corso della vita in breve. Si dice abitualmente curriculum (dal latino: il plurale farebbe “curricula”). È la forma abbreviata di “curriculum vitae” (sempre latino), ovvero “corso della vita (scolastica, professionale) in breve”. Si abbrevia ulteriormente nelle iniziali: semplicemente cv.

Meno di un minuto per leggerlo. Scrivere il proprio cv non è sempre facile. Ed è molto facile che un cv scritto male, una volta giunto a destinazione finisca direttamente nel cestino. Un datore di lavoro dedica generalmente meno di un minuto all’esame di un cv per effettuare una prima selezione dei candidati. Bisogna essere convincenti.

Trascinatore di uomini. «Milanista dalla nascita e calciatore in erba, (…) laureato in Legge col massimo dei voti all’Università statale di Milano, ha avuto una carriera che ha del favoloso. (…) Consulente internazionale delle più importanti società immobiliari del mondo, (…) è chiamato anche da governi stranieri e comunità municipali che lo invitano a realizzare nuove città o centri urbani satellite. Uomo di proverbiale riservatezza, (…) stimato presso tutti gli ambienti finanziari e nell’ambiente bancario, è un lavoratore infaticabile e trascorre molte ore della notte al lavoro. (…) Dotato di un’eccezionale carica umana e di un’istintiva simpatia, è un trascinatore di uomini, è un grande realizzatore (dal profilo di se stesso che Silvio Berlusconi preparò nel 1977 per essere insignito del titolo di Cavaliere del lavoro, e che non spedì. Pubblicato dal settimanale Oggi nel luglio scorso).

Europass. Per aiutare i giovani che si affacciano al mondo della formazione e del lavoro a presentarsi nel modo migliore possibile è utile qualche consiglio. Il primo: utilizzare il modello Europass.

Un formato condiviso in Europa. Da alcuni anni si può compilare il proprio curriculum su un modello standardizzato che consente di descrivere, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze sviluppate da una persona, al momento della presentazione di una candidatura per un lavoro o per la prosecuzione di un percorso formativo. Si chiama curriculum vitae Europass.

Precisi, corretti, essenziali. Avete scaricato dal Web il modello Europass e siete pronti a compilarlo? Bene, aspettate ancora qualche minuto. Prima gli altri consigli.
• Presentate le vostre qualifiche e le vostre competenze in modo chiaro e logico, per valorizzare i vostri punti forti. Fate attenzione ai dettagli, nel merito e nella forma. Usate frasi brevi.
• Evitate gli errori d’ortografia e di punteggiatura. Se usate frasi o parole in una lingua straniera, controllate che siano giuste, non fidatevi ciecamente del correttore ortografico (fa pessima impressione leggere «blackground professionale» o «ottima conoscenza di world»).
• Concentratevi sull’essenziale: il cv deve essere breve: in genere, due pagine bastano per valorizzare il vostro profilo. Tre
possono sembrare eccessive in alcuni paesi, anche se avete una vasta esperienza professionale.
• Adeguate il vostro cv in funzione dell’impiego che state cercando. Se rispondete a un’offerta di lavoro, valorizzate i punti forti della vostra candidatura in base al profilo richiesto.
• Non mentite sulle informazioni che date, sul peso delle vostre esperienze, sulla qualità del vostro inglese. Prima o poi vi scoprirebbero.

Bugie nel cv, in carcere. Rhiannon Mackay, la prima donna a finire in prigione per aver mentito su un curriculum, dichiarando delle false sulle sue qualifiche. La donna, 29enne, è stata assunta nel maggio 2008 nell’amministrazione del National Health Service (Nhs) americano, dove ha lavorato fino a un anno fa. Dopo la confessione della donna ai superiori, il caso è approdato in tribunale: il giudice ha condannato l’ex dipendente a 6 mesi di prigione per frode all’azienda.



Un paio di consigli pratici. Non sottolineate parole o frasi, evitate di scrivere parole tutte in maiuscolo o in grassetto. Stampate il curriculum su carta bianca.

Come compilare il modello. In genere dove trovate il modello Europass da scaricare trovate anche le istruzioni per compilarlo. Ecco quelle indispensabili.
• La fotografia inseribile in testa al documento non è obbligatoria, a meno che il datore di lavoro non la richieda espressamente. Però c’è una scuola di pensiero favorevole comunque: dare un’immagine chiara e pulita di sé, affidabile e nella propria veste migliore può dare vita e calore a un documento di per sé altrimenti abbastanza freddo.
• Informazioni personali. Primo passo: nome, cognome, indirizzo ecc. Se indicate il numero di telefono dove possono contattarvi (non è obbligatorio) scrivete il numero nella sua forma internazionale: più-prefisso internazionale-spazio-prefisso della città (o del cellulare)-numero. Esempio: +39 021234567, oppure +39 3381234567.
• Esperienza professionale. Descrivete il vostro percorso professionale, cominciando dall’esperienza più recente e andando a ritroso nel tempo. Anche qui vale la regola dell’essere concisi il più possibile. Non dimenticate però di citare le esperienze che, senza essere direttamente collegate al profilo del posto, possono
costituire un punto di forza (soggiorni all’estero, lavoro a contatto con il pubblico ecc.).
• Istruzione e formazione. Descrivete ogni programma d’istruzione o di formazione completato con l’ottenimento di un
certificato o diploma, cominciando anche in questo caso dal più recente. Non occorre citare tutti i certificati: se avete una laurea, non c’è bisogno di risalire alla licenza media. Se avete appena terminato la scuola o l’università e la vostra esperienza professionale è limitata, potete far precedere la voce “Istruzione e formazione” alla voce “Esperienza professionale” (è sufficiente un taglia-incolla).
• Capacità e competenze personali. Le diverse voci consentono di descrivere le competenze acquisite sia durante il percorso educativo e formativo, sia in modo informale (durante l’attività professionale o il tempo libero). Si tratta delle lingue straniere, di capacità e competenze sociali, organizzative, tecniche, informatiche, artistiche ecc.

Poker e scacchi. Se giocate a poker, scrivetelo nel curriculum, dicono alcuni cacciatori di teste. «Come per gli scacchi – spiega Giuseppe Circosta di Cesop Communication, azienda che si occupa di orientamento post laurea – giocare a poker aiuta la capacità di concentrazione, di valutazione dei rischi e anche di leggere la persona che si ha davanti». Doti tutte utili nel mondo del lavoro. Attenzione però, è un suggerimento che ha qualche eccezione: forse una banca in cerca di un nuovo manager non prenderebbe un giocatore di poker.

Hobby. In generale può essere utile menzionare gli hobby: serve a dimostrare che il candidato ha passioni, interessi, sogni e obiettivi anche al di fuori delle quattro mura dell’ufficio. E indica, in sostanza, che ha raggiunto un giusto equilibrio fra la dimensione professionale, quella personale e quella sociale.

Problem solving. Da un’indagine su una serie di curricula proposti da giovani in cerca di lavoro, pare emergere la tendenza a un’omologazione geografica: i lavoratori della stessa nazionalità si distinguerebbero per la stessa caratteristica dichiarata. La capacità di problem solving sarebbe il tratto distintivo degli italiani.

La lingua straniera. Per valutare il proprio livello di conoscenza di una lingua straniera (il modulo prevede un’autovalutazione), si può far riferimento a una scheda elaborata dal Consiglio d’Europa e articolata in tre livelli: elementare (A1 e A2), intermedio (B1 e B2), avanzato (C1 e C2), relative a comprensione, lettura, interazione, parlato e scritto. Nell’ascolto, per esempio, si va da un livello A1: «Riesco a riconoscere parole che mi sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a me stesso, alla mia famiglia e al mio ambiente, purché le persone parlino lentamente e chiaramente» al livello C2: «Non ho nessuna difficoltà a capire qualsiasi lingua parlata, sia dal vivo sia trasmessa, anche se il discorso è tenuto in modo veloce da un madrelingua, purché abbia il tempo di abituarmi all’accento».

Infine, la privacy. Se si intende utilizzare il formato Europass CV per cercare un lavoro in Italia, è opportuno aggiungere la seguente nota sulla privacy: «Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”».




Modello europass
http://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae/templates-instructions


istruzioni
http://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae/templates-instructions


Scheda:
http://europass.cedefop.europa.eu/it/resources/european-language-levels-cefr