Fabrizio Roncone, Corriere della Sera 23/10/2012, 23 ottobre 2012
«SILVIO COMPRO’ CASA MIA, FU UN FAVORE»
Brutta storia.
«Non si permetta...».
Se non è brutta, però, è almeno strana.
«Ooooh! Ma qui state pazziando tutti? Ancora con la storia di quella casa?».
Ancora. Lei ha venduto quella casa e poi è andato al tribunale di Milano, a testimoniare nel processo Ruby. E siccome...
«Vabbuò... la rispiego anche a lei. Allora: io tenevo un appartamento a Cecchina, sotto Albano, ai Castelli Romani, e l’ho venduto. Ma è tutto in regola. Ho pagato tasse e controtasse. Potete controllare...».
La racconti meglio.
«Eh... sì... L’appartamento di 105 mq l’ho venduto a 280 mila euro, pure sotto prezzo, perché quello ne valeva almeno 290 mila».
A Cecchina? Guardi che Cecchina è una frazioncina nella campagna romana. E lì, un appartamento accatastato «popolare» di quattro vani e mezzo, valeva, e vale, la metà.
«Ma che ne sa lei? Ma come si permette? Ma tu guarda che roba...».
Ho controllato.
«Però non sa che l’appartamento è in una strada piena di negozi, vicino alla stazione ferroviaria e...».
Apicella, chi gliel’ha comprato quell’appartamento?
«Un’immobiliare...».
Coraggio: un’immobiliare...
«Mhmm.. Un’immobiliare vicina a Silvio Berlusconi... embé? E che non si può? E che è peccato?».
L’immobiliare Dueville, come ha raccontato Il Fatto, è partecipata al 40% dalla Dolcedrago di Berlusconi e per il restante 60% da due delle ventidue società che controllano Fininvest. Curiosa coincidenza che proprio...
«E quello, Berlusconi dico, è una persona che ha un sacco di soldi e, generosamente, mi ha voluto fare un piacere. È vietato fare un piacere a un amico?».
Un piacere?
«E certo... vede: io, sempre a Cecchina, avevo messo gli occhi su una villetta che poi, infatti, ho comprato. Il guaio è che se non fossi riuscito a vendere subito il mio appartamento, l’affare rischiava di sfuggirmi...».
Quindi, non solo l’appartamento le è stato sopravvalutato: ma le è pure stato acquistato in fretta, in un periodo che, come tutti sanno, il mercato immobiliare è praticamente bloccato, e vendere una casa è complicatissimo.
«Ufff!... Ripeto: Berlusconi ha voluto farmi una cortesia. Sì, è così: ora mi fa il santo piacere di spiegarmi dove sta il problema?».
Apicella, le sembra normale che alla vigilia di un processo un imputato compri casa a un testimone?
«Sa qual è la verità? È che siete tutti divorati dall’invidia!».
Dall’invidia?
«Sììììì! Perché di quel sant’uomo, di Berlusconi intendo, vorreste essere tutti amici. E invece, guarda un po’, quello è amico mio. E mi vuole pure bene... Tiè!».
Curioso, comunque, che la stessa agenzia immobiliare abbia acquistato un appartamento anche a Danilo Mariani, il pianista di Arcore, pure lui testimone nel processo Ruby.
«E che ci posso fare, io? Sarà stata una coincidenza».
Una coincidenza?
«Ma perché, scusi: lei non ci crede alle coincidenze? Caro mio, la vita è fatta di coincidenze, noi viviamo appesi alle coincidenze...».
Mah.
«Senta, parliamoci chiaro: lei pensa forse che io, siccome mi è stato comprato quell’appartamento, sono poi andato in aula, al processo, a raccontare il falso? Io in tribunale ho detto la verità! Finché io stavo sveglio e non me ne andavo a letto, lì, ad Arcore, non succedeva niente di scabroso. E suppongo non succedesse neppure dopo...».
(Un anno fa, il Cavaliere e Mariano Apicella hanno inciso insieme un album. Titolo: «Il vero amore»).
Fabrizio Roncone