Gianluca Nicoletti, la Stampa 23/10/2012, 23 ottobre 2012
VOGLIO UNA VITA SPERICOLATA A PICCOLE RATE MENSILI
Non siamo più negli anni del boom e gli italiani non comprano a rate solo utili elettrodomestici. La rata oggi serve a diluire l’ ansia che darebbe un abbassamento repentino del tenore di vita, è l’esorcismo contro lo spettro dell’ austerità. Da ieri, e fino all’11 gennaio, Alitalia permette di pagare a rate i biglietti aerei nazionali, internazionali e intercontinentali in dieci rate, senza alcuna spesa aggiuntiva, per acquisti superiori a 400 euro. Alitalia lancia anche la promozione dedicata alle famiglie con offerte per l’acquisto a rate di quattro biglietti: due adulti e due bambini dai 2 agli 11 anni.
Il settore vacanze ha segnato quest’anno un’impennata nella rateizzazione. Agli inizi dell’estate, il sito Prestiti.opin i o n z i n e.co m ha fatto un’ indagine, stabilendo che per andare in vacanza in Umbria sono stati chiesti prestiti per un importo medio di cinquemila euro, che in Sicilia sono saliti a 10 mila, con Sardegna e Calabria poco dietro in classifica.
Giungeremo fatalmente a un punto in cui si pagherà a rate il viaggio all’estero di un figlio universitario, mentre si sta ancora pagando il residuo della vacanza in cui lo stesso figlio giocava con paletta e secchiello. Un’altra rata lo stesso genitore se la dovrà accollare quando quel figlio si sposerà, almeno se continua la tendenza che è emersa dall’indagine, condotta da PrestitiSupermarket.it, su 15 mila richieste di prestito a scopo matrimoniale, raccolte nei primi quattro mesi dell’anno.
Risulta che in media gli italiani per sposarsi a rate chiedono 10 mila euro, da restituire in cinque anni, e non è folle pensare che l’onere pesi sui genitori, visto che il 18 per cento dei richiedenti è composto da ultracinquantenni e l’ 80 per cento ha un posto di lavoro a tempo indeterminato. Una popolazione adulta, quindi, stressata dalle rate da pagare, che per tirarsi su decide di curare la propria estetica, anche forzando la naturale degenerazione fisica. Per farlo, naturalmente, dovrà accollarsi nuove rate.
Per pagare a rate un seno da urlo, una tiratina alle rughe e restauri vari è sufficiente fornire documento d’identità, codice fiscale, ultima busta paga e modello Cud, come dichiarano la maggior parte dei siti delle cliniche che offrono il servizio. Qualcuno, di manica più larga, specifica che, «nel caso non si disponesse di questa documentazione, è possibile fornire quella di un garante».
Secondo Prestiti.it, broker online per il confronto prestiti, oltre mille italiani, ogni mese, richiedono un finanziamento per pagare i trattamenti estetici. A onta del luogo comune, è interessante scoprire che il 56% delle domande di prestito arriva da uomini. Esiste ancora una categoria che non pensa nemmeno a contenere gli effetti dell’età, ma si accontenta di vivere la vecchiaia con un cucciolo che riempia la solitudine delle giornate da pensionato. Anche in questo caso l’animaletto può essere acquistato a rate. Un bassottino potrà essere una realtà in 48 rate da 11,70 euro. Per un carlino la rata arriva a 15 euro. Tenendo conto del target dei clienti, nel sito Cucciolino.it si legge che l’acquisto del cagnetto attraverso mini-rate è possibile anche senza un reddito fisso, ma è sufficiente dimostrare che si ha un conto con mille euro.
Infine l’ultima tappa, la rateizzazione estrema. «Perché piangere due volte? Funerali completi da 99 euro al mese». È lo slogan di un’agenzia funebre romana, ma sono molti i necrofori che hanno deciso di tentare il nuovo canale di vendita con suggestivi pacchetti post-mortem. I nomi sono «Ricordati di te» o «Progetto domani» e la formula rassicura l’anziano sul fatto che potrà avere il funerale che più gli piace, senza correre il rischio di figli ingrati che mireranno al risparmio. Ancora una volta, sempre in dodici comode rate mensili, chiunque potrà assicurarsi un futuro sicuro, anche se sotto un metro di terra.