Aldo Grasso, Corriere della Sera 22/10/2012, 22 ottobre 2012
LA TV PIU’ POLVEROSA E’ QUELLA DEL SABATO
La tv più conservatrice e, sotto molti aspetti, più retriva va in onda il sabato sera. Se nella scorsa stagione la prima serata del lunedì ha dato modo alle reti di sperimentare spettacoli insieme popolari e innovativi — Fiorello in primis — il sabato sera resta sempre il territorio più polveroso del piccolo schermo. Più che la sfida fra Antonella Clerici e Maria De Filippi — vinta, l’altra sera, da quest’ultima — è interessante capire che tv si offre al villaggio il sabato sera, quando gli spettatori più giovani sono meno presenti.
«Ti lascio una canzone», su Rai1, e «C’è posta per te», su Canale 5, hanno la caratteristica di essere show infiniti, tre ore di produzione che affossano qualsiasi possibilità di distinzione fra prima, seconda (e terza) serata, in un infinito flusso che si spegne non prima di mezzanotte. Il programma dei bimbi canterini della Clerici è piuttosto lontano dai fasti di soli due anni fa, quando raccoglieva oltre 6 milioni di spettatori e share poco inferiori al 30%: ora si viaggia con due milioni di meno, e uno share medio del 18,8%. Il suo pubblico ha più di 65 anni (34% di share), è composto da donne (22% di share), con istruzione medio-bassa, residente al Centro e al Sud. «C’è posta per te» ha perso anche un milione di spettatori rispetto a un paio d’anni, ma pur sempre vince con una media di 4.629.000 spettatori, e uno share del 23% (ben più basso in fascia prime time). Il suo pubblico è sempre molto femminile, popolare, meridionale (in Calabria quasi una tv su due), ma più trasversale per età (lo seguono anche le 20enni, con share che toccano il 30%). È probabile (e sperabile) che questo vecchio sabato sera della tv italiana, che ancora funziona, si estingua per consunzione.
Aldo Grasso
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.