Stefano Montefiori, Corriere della Sera 22/10/2012, 22 ottobre 2012
SE I FRANCESI RINNEGANO IL LETTO ALLA FRANCESE: «TROPPO PICCOLO» —
Andare in Francia un tempo voleva dire esibire il documento al confine, cambiare le lire in franchi, poi adattarsi a poggiare il capo su quegli strani cuscini a rotolo e dormire in letti «alla francese», appunto, matrimoniali larghi appena 140 cm: ci si sentiva pur sempre «all’estero». Oggi la moneta unica e l’Europa sono in crisi ma l’omologazione — o una specie di nuova identità comune — avanza: pure i francesi stanno lentamente abbandonando la romantica/scomoda «piazza e mezzo» per abbracciare la misura standard italiana, 160 cm per due persone. Ogni anno vengono venduti in Francia quattro milioni di materassi, il 65% dei quali ancora della misura «140», ma nel 2012 i «160» venduti sono stati 610 mila, «tre volte di più rispetto a cinque anni fa», ha spiegato a Le Monde il signor Gérard Delautre, direttore generale dell’«Association pour la literie». Anche Ikea France denuncia un aumento notevole di richieste per letti «160», in particolare negli ultimi 18 mesi. Le coppie passano in media 24 anni dormendo, e preferiscono farlo più comodamente: per questo il letto alla francese lentamente scompare (speriamo che almeno il bacio resista).
Stefano Montefiori