Sandra Riccio, TuttoSoldi, la Stampa 22/10/2012, 22 ottobre 2012
SUPER AFFARI E RISCHI CON I “FONDI ESOTICI”
Non solo titoli di Stato e azioni. A prima vista non sembra, ma il mondo degli investimenti è davvero ricco d’inventiva. Per colpire la fantasia degli investitori, piccoli e grandi, i professionisti della finanza sfornano di continuo idee d’investimento sempre nuove e magari condite da un tocco di esotismo che fa sembrare il tutto un affare per pochi. Naturalmente con la promessa di tenere gli investitori al riparo dall’andamento dei mercati principali proprio grazia alla diversa natura di questi prodotti.
Il succo d’arancia
L’elenco è lungo e lascia spazio alla fantasia che però non sempre significa buoni risultati per il portafoglio. Prendiamo, ad esempio, il succo d’arancio. In pochi sanno che il nettare celebrato nel film «Una poltrona per due», dove i due protagonisti riescono a rovinare i rivali speculando proprio sul succo d’arancia, è una strategia d’investimento accessibile anche al piccolo risparmiatore italiano. Come funziona? Di solito le quotazioni del succo che beviamo tutti i giorni a colazione sale in presenza di raccolti scarsi, proprio come tutte le altre derrate alimentari. Non è l’unica scommessa fantasiosa. Nel menù di chi vuole andare contro corrente ci sono anche altri alimenti sempre poco sotto i riflettori come fagioli, pancetta e olio di palma. Alcuni di questi prodotti hanno già registrato vigorose impennate: in un solo mese l’olio di palma ha guadagnato il 20% mentre la pancetta sale del 10%. Un recupero dopo una prima parte dell’anno che però è stata in forte discesa per quasi tutti i frutti terra. Ma come fare per scommettere sul succo d’arancio o la pancetta? Per chi volesse avventurarsi nel mondo di quelle che in gergo sono chiamate soft commodities ci sono strumenti finanziari appostiti, quotati a Milano. Come L’Etf Softs Dj-Ubsci di Etf Securities. Si tratta di un fondo quotato che ha per sottostante un ricco paniere di materie prime agricole. Nell’ultimo mese ha ceduto l’1%. Ben più ampio il calo da inizio anno che arriva al 17%. Un brutto scivolone soprattutto se confrontato ai fasti del 2010 (+68%).
Azioni di legno
Restando sempre sui frutti della terra, gli investitori hanno iniziato a guardare ai boschi. Da qualche tempo tra le materie prime che stanno diventando sempre più pregiate è finito anche un bene molto comune come il legno. Il motivo? La richiesta di questa commodities sta crescendo in tutto il mondo mentre dall’altra parte l’offerta fa sempre più fatica a tenere il passo. Mobili, carta, cellulosa sono in cima alla lista degli acquisti fatti in tutto il mondo e sempre di più anche in quei paesi che iniziano a vedere una miglior capacità di spesa, Cina e India in testa. Dunque il bosco potrebbe far crescere anche il portafoglio degli investitori. Diversamente da quanto si potrebbe credere, le strade che portano a questo asset non sono poche. Quella più diretta passa per le azioni delle società del comparto con i grandi gruppi Usa come il colosso Usa Weyerhäuser (da inizio anno fa +40%) o la finlandese Upm Kymmene (+12% da inizio anno). Si comprano sui rispettivi listini. Ci sono poi i fondi comuni, disponibile anche per i risparmiatori italiani, come il Timber Fund di Pictet che dal settembre 2008 punta sulle società attive nel settore. Dalla sua costituzione ha raccolto ben 259 milioni di euro con una performance che da allora è stata del 31,9%. Da inizio anno guadagna il 19% ma vuole crescere ancora.
Investire senza peccato
Tra la vasta gamma di possibilità creative offerte agli investitori c’è anche quella di investire in Borsa senza peccato. Tanto per fare un esempio, la società di gestione americana Ave Maria Mutual Fund con il suo fondo Ave Maria Catholic Values Fund lanciato nel 2001, ha fatto molto parlare di sè. E i rendimenti non deludono. Basti dire che da inizio anno questo fondo guadagna un buon 13%. Come funziona? Niente pornografia e mezzi contraccettivi. Difesa della famiglia in prima linea. Così la selezione dei titoli da inserire nei fondi di investimento cattolici avviene sì sulla base dei dati finanziari presentati dalle società, ma quel che più conta è il comportamento tenuto dall’azienda. In Europa la richiesta di questi prodotti è ancora marginale anche perché le Chiese del Vecchio continente investono prevalentemente in strumenti a reddito fisso. Su questo fronte dal 2002 c’è la casa di gestione tedesca Union Investment che ha portato sul mercato un prodotto tagliato su misura per chi vuole rispettare gli insegnamenti cattolici. Il suo Liga Pax Cattolico Union oggi amministra 44 milioni di euro e nell’ultimo anno sale del 18%.
I titoli maledetti
Non solo buone azioni. Tra le idee più bizzarre c’è anche quella delle azioni cattive. E’ il caso del Vice Fund della piccola società Usa Mutuals (99 milioni di patrimonio). Il fondo scommette soltanto sui peccati in Borsa e nel suo paniere ci sono società del tabacco, produttori di alcolici, di armi e di attività legate al gioco d’azzardo. Da inizio anno sale del 15%. Tra i titoli più presenti nei portafogli ci sono i grandi gruppi del tabacco come Altria (Marlboro, Chesterfield, Merit) British American Tabacco (Lucky Stike, Pall Mall) e Reynolds (Camel, Winston). Ma nel portafoglio ci sono anche i grandi gruppi che operano nell’industria della difesa e degli armamenti come la società americana BAE Systems, Northrop Grumman e Raytheon. Non mancano poi le grandi aziende produttrici di alcolici come il gruppo Diageo (Guiness, Kilkenny, Balleys) e il Constellation Brands (Corona Extra e Corona Light, Black Velvet).