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 2012  ottobre 22 Lunedì calendario

DISCO VOLANTE DA PARCO


Un disco decorato all’interno con l’immagine del Sole e i bordi rialzati, su cui è scritto il nome: Flip Flyer, «colpo volatore», ma anche «lancio al volo». Si tratta di un oggetto che viene lanciato in aria, lontano da chi effettua l’azione. La cosa decisiva è il filo che lega il «colpo volante» al lanciatore grazie a un piccolo anello indossato con un dito o con la mano.

Si getta Flip Flyer lontano, agendo sul filo che imprime al disco un movimento particolare: traiettorie in prevalenza circolari di andata e ritorno. Guardando i ragazzini, ma anche gli adulti, che ci giocano sul prato di un parco – si tratta di un gioco nato probabilmente nei parchi inglesi o americani – si ha la sensazione che somigli al frisbee, il «disco volante», creato da due ex combattenti della Seconda guerra mondiale, Warren Franscioni e Walter Morrison, nel 1948, lavorando in un garage (luogo mitico degli inventori casalinghi, come dimostra la stessa nascita di Apple).

A differenza del frisbee, Flip Flyer ha però un bordo che non deve essere preso in mano, ed è agito mediante la corda elastica. Questo gioco, apparso un paio di anni fa negli Stati Uniti, ma non ancora affermatosi in Italia, somiglia anche allo yo-yo per via del cavo di lancio e di richiamo. Anche la storia di quest’oggetto, nato molti secoli fa, come del resto lo stesso disco lanciato, è legata alla sua diffusione americana; negli Anni Sessanta ebbe un incredibile successo di pubblico e anche di vendite. Lo yo-yo è in origine un rocchetto (ne parla già Freud in uno dei suoi casi clinici); Flip Flyer invece no. Che il «corpo volatore» sia un oggetto ibrido è evidente: va e torna come il rocchetto, e insieme vola come il frisbee. Guardando i ragazzi che vi si cimentano, si ha la sensazione di una sorta di danza ritmica a due.

Nell’involucro in cui viene venduto c’è la foto di un atletico cinese, che si libra in volo assestando nel contempo un colpo di karate, o altra arte marziale, con il Flip Flyer in mano. L’idea di compiere una performance è diventata l’elemento centrale in ogni cosa che facciamo. Siamo tutti dei performer, sia che giochiamo sia che lavoriamo; anzi, la distinzione tra le due cose non c’è più. La prestazione è diventata essenziale in ogni attività umana. Quanto lanci lontano questo disco volante modello yo-yo? Il produttore lo dice: 100 piedi. Adesso tocca a te, campione!