Aldo Grasso, Corriere della Sera 20/10/2012, 20 ottobre 2012
«X FACTOR», LO SHOW CHE DIVENTA EVENTO
La nuova edizione di X Factor ha dimostrato una volta per tutte che usare i format come pretesto per imbastire discorsi sul declino della tv contemporanea è ormai del tutto fuori luogo. Nel caso di X Factor il format si è rivelato una struttura portante su cui costruire un racconto: guardando la diretta della prima puntata, ma anche gli episodi registrati delle selezioni, si è vista al lavoro una potente macchina narrativa e produttiva. Ogni snodo era accurato e calcolato, ogni passaggio indirizzato a dispiegare al meglio una narrazione (Sky Uno, giovedì, ore 21,10).
Ma il format non basta: si vede che dietro al meccanismo del talent show ideato tempo fa da Simon Cowell ci sono delle professionalità capaci di «animarlo», c’è un’azienda che crede nel prodotto e fa di tutto per valorizzarlo come punta di eccellenza della sua offerta. Tanto che il programma, potendo contare su un pubblico giovane e altamente digitalizzato, diventa anche lo spazio ideale per sperimentare tutte le nuove possibilità di affiancare alla tv un «secondo schermo» (quello del telefono, del tablet, del computer) da cui votare, commentare, partecipare. L’inizio della puntata è stato un vero e proprio tripudio di social, ma X Factor funziona soprattutto nel suo essere «evento», che sta in fondo assumendo i tratti della classicità. C’è la musica (la stralunata Chiara e Daniele sono sembrati i più interessanti nel cast, insieme alle due «under» piemontesi Nice e Cixi), c’è il forte impatto visivo dello studio (agevolato da un velato product placement elettrico…) e delle coreografie di Luca Tommassini, ci sono i racconti costruiti dagli autori intorno ai cantanti. Tra i giudici Elio si è dimostrato ancora una volta il migliore, per competenza e ironia. Ma è vero che nessuno come Simona Ventura conosce i meccanismi e i ritmi tv. Menzione speciale infine per la conduzione di Alessandro Cattelan: Sky gli ha dato modo di crescere e lui sta ripagando l’investimento.
Aldo Grasso