Francesca Basso, Corriere della Sera 21/10/2012, 21 ottobre 2012
TASSE, REDDITI E CONSUMI. I CONTI IN TASCA AGLI ITALIANI —
Il fatto è che non ci sono solo l’ulteriore aumento dell’Iva dal prossimo luglio o le nuove regole su deduzioni e detrazioni «minori». Il bilancio delle famiglie ricorderà il 2012 come un annus horribilis, perché tra tasse e tariffe le spese hanno subito un’accelerazione, spingendo la propensione al risparmio ai minimi dal 1999. Il potere d’acquisto continua a scendere (-4,1% rispetto a un anno fa), così come il reddito disponibile degli italiani, che devono fare i conti con l’inflazione e gli stipendi fermi.
Il carrello della spesa
Il risultato è che il costo della vita per le famiglie, a seconda delle tipologie, è già aumentato a settembre di oltre mille euro (per una coppia con due figli si arriva a 1.731 euro). Il Codacons ha calcolato la stangata, elaborando i dati dell’Istat, tenendo conto dell’inflazione da un anno all’altro e ipotizzando l’impatto che avrà l’aumento delle due aliquote dell’Iva a regime, cioè nel 2014 (quella agevolata passerà dal 10 all’11% e quella ordinaria dal 21 al 22%). Per effetto della nuova imposta sul valore aggiunto, il carrello della spesa — ma qui intendiamo non solo quella alimentare, anche i trasporti e il tempo libero — costerà per un single con meno di 35 anni 227 euro in più, per una coppia giovane senza figli +311 euro e per chi ha due ragazzi +384 euro, mentre per un anziano +178 euro.
La casa, Imu e tariffe
La lista delle uscite però non è finita. Perché entro dicembre ci sarà anche l’ultima tranche dell’Imu, l’imposta sugli immobili (abitazione principale inclusa) reintrodotta dal governo Monti al posto della «defunta» Ici, che peraltro era rimasta per le seconde case. In questo caso il calcolo varia estremamente dalle dimensioni dell’abitazione e dal rialzo dell’aliquota base che sarà deciso dai singoli Comuni. Se si considera la stima fatta dal governo sull’Imu media (235 euro), la seconda tranche sarà di 25 euro e in caso di seconda casa di 159 euro. Ma l’abitazione pesa anche per altre voci: dal primo ottobre la luce è aumentata dell’1,4% e il gas dell’1,1%, importi che si aggiungono ai pesanti rincari della primavera scorsa. Poi ci sono i rifiuti, l’acqua e i trasporti urbani. Il Codacons ha calcolato che una famiglia media spenderà 234 euro in più a causa delle nuove tariffe.
Deduzioni e detrazioni
Della nuova legge di Stabilità sappiamo quanto il governo conta di incassare per rimpolpare le casse dello Stato (incluso quanto «perderà» con il taglio delle aliquote più basse dell’Irpef). L’esecutivo ha stimato quale sarà il gettito dell’Iva e quello che incasserà grazie al nuovo regime per le deduzioni e le detrazioni. L’introduzione, per i redditi superiori ai 15 mila euro, della franchigia di 250 euro e di uno sconto fiscale massimo di 570 euro per alcune detrazioni farà incassare allo Stato 1,9 miliardi solo per il 2013. Ma cosa significa questo per le famiglie? D’ora in avanti la detrazione al 19% sarà applicabile a un tetto complessivo massimo di 3 mila euro, dunque si contrae la possibile riduzione della base imponibile su cui si calcolano le tasse, si assottiglia quindi lo «sconto» fiscale perché a ogni voce interessata andrà applicata la franchigia di 250 euro. Per un gruppo di detrazioni «minori» c’è poi anche il tetto. Solo le deduzioni valgono 1,6 miliardi (per lo Stato ma anche per le famiglie che avevano messo in conto di dedurle). Il taglio di deduzioni e detrazioni colpirà i redditi del 2012 con effetto retroattivo. Dunque le spese già fatte nell’anno corrente, sulle quali si considerava un certo «risparmio» fiscale. L’impatto sul bilancio ovviamente varia da famiglia a famiglia. La Cgia di Mestre ha fatto alcune simulazioni, il risultato è che il peso maggiore sarà per le famiglie con due figli (e più). Deduzioni e detrazioni sono uno dei punti su cui hanno promesso battaglia i partiti, ora che la legge di Stabilità è in Parlamento.
Francesca Basso