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 2012  ottobre 20 Sabato calendario

Vuoi vendere casa? Valorizzala con un intervento low cost – Luce, colori chiari e arredamento essenziale

Vuoi vendere casa? Valorizzala con un intervento low cost – Luce, colori chiari e arredamento essenziale. Sono le regole dell’ home stager , il professionista che sistema le case per venderle o affittarle più in fretta. Un lavoro a base di senso estetico. Ma soprattutto di buon senso: l’obiettivo è valorizzare l’abitazione con un intervento low cost, facendo presa sul potenziale inquilino senza svuotare le tasche del proprietario. Nata in America negli anni Ottanta e arrivata in Italia quattro anni fa, questa figura di marketing immobiliare sta prendendo sempre più piede. A rivelarlo è il boom di corsi e iscritti: se nel 2010 l’ home staging si insegnava solo a Milano e a Roma, oggi si trovano lezioni in tutto il Paese. Organizzate da diverse scuole: la principale e più diffusa, l’Associazione Italiana Home Stager, è attiva anche a Bologna, Firenze e Bari. «E a inizio 2013 intendiamo aprire a Pesaro, Siena, Palermo, Torino e Verona», spiega la presidente Amy Lentini. In aumento anche gli allievi: dai 160 del 2010 ai 300 del 2011, quota già superata nel 2012. Ma chi sono gli aspiranti «home stager»? «Arredatori di interni o architetti che cercano di far fronte alla crisi della loro professione - continua la presidente -. Ma non mancano i neolaureati in Economia e le casalinghe che vogliono iniziare una carriera». Poi ci sono i corsi ad hoc per gli agenti immobiliari: «Loro sono i primi a cui serve l’home staging: devono sapere quanto è importante il colpo d’occhio nell’impulso all’acquisto». Soprattutto di questi tempi in cui vendere è difficile: mettere sul mercato un appartamento luminoso, spazioso e ben arredato può fare la differenza. «Una casa "preparata" si vende fino a otto volte più in fretta», è la stima dell’Associazione italiana home stager. I professionisti confermano: «Con l’ultimo intervento che ho fatto, nel Vicentino, l’appartamento è stato venduto in due mesi rispetto alla media locale di otto», racconta Emanuel, 38 anni, titolare dell’agenzia De Marco immobiliare e home stager. Francesco Galzerano, a capo della Welchome Real Estate di Roma, rincara la dose: «Gli immobili sistemati non solo attirano molti più potenziali acquirenti ma li ben dispongono: chi entra e vede una casa in ottime condizioni discute meno sul prezzo». Sia chiaro, però: l’ home staging non è una ristrutturazione. «L’intervento ideale dovrebbe essere a costo zero - racconta Rodolfo Pegan, 34 anni, home stager a Roma -. Il nostro compito è valorizzare l’abitazione senza far spendere un patrimonio al proprietario o all’agenzia che paga il servizio». Le tariffe della categoria seguono regole precise: tendenzialmente un intervento non deve superare l’1% del valore dell’immobile. Nel caso di appartamenti da affittare, solo di rado va oltre la mensilità. E quindi spazio alla fantasia: si ricicla, si cambia il posto dei mobili, si compra lo stretto necessario. Ma se il lato dell’offerta prospera (ci sono sempre più home stager ), il lato della domanda è ancora ingessato, soprattutto per quanto riguarda i privati: «Le agenzie cominciano a cercarci perché hanno capito che il nostro intervento è utile, mentre i proprietari sono restii: non fa parte della cultura italiana lustrare la casa prima di metterla in vendita. Si tende a pensare "questo è il posto in cui vivo, piacerà così com’è"», spiegano in coro gli home stager. «Eppure - si lamentano - quando si vende una macchina la si pulisce». Secondo Amy Lentini ci vuole solo un po’ di pazienza: «Oggi negli Stati Uniti non si fa nemmeno vedere una casa non preparata, sarebbe inconcepibile: in Italia nei prossimi due-tre anni la figura dell’home stager diventerà strategica». I primi segnali arrivano dal gruppo di agenzie immobiliari La Casa Agency, diffuso in tutto il Paese: «A fine settembre partono i corsi di formazione per i nostri agenti, l’home staging è davvero utile», spiega il responsabile franchising Piero Capponi. Gli affiliati impareranno tecniche e regole. Poi, con il tempo, metteranno a punto piccoli segreti. Come quello di Emanuel De Marco: «Prima di far entrare il cliente spruzzo un po’ di vaniglia. Fa tanto casa dolce casa». Alessandra Dal Monte