Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

I soldi raccolti da Renzi, Bersani e Vendola per la campagna elettorale delle primarie • Una ragazza accoltellata mentre tenta di salvare la sorella dalla violenza dell’ex fidanzato • Gli operai che morirono nella Thyssenkrupp colpevoli di negligenze? • Maurizio Marinella ruba gli spazzolini in albergo • Donne e rossetti • I fioretti di Berlusconi Campagne Finora Renzi ha speso quasi 215mila euro per la sua battaglia politica. Oltre il tetto (200mila euro) fissato dai garanti delle primarie (ma la campagna comincerà formalmente solo il 25 ottobre e dunque il conteggio ripartirà). Molto più del budget complessivo necessario stimato dallo staff di Nichi Vendola (60-70mila euro) e di quanto per ora abbia raccolto Pier Luigi Bersani: circa 50mila euro dall’autotassazione dei parlamentari schierati con il segretario del Pd (Mania, Rep). Aziende Bersani e Vendola non accettano finanziamenti dalle aziende, cooperative comprese. Renzi sì, con un vincolo: non più di 100mila euro (50 per le persone fisiche) (ibidem). Banche Banche nelle quali effettuare i bonifici per sostenere le candidature alle primarie Pd: la Banca Etica per Vendola, il Banco di Napoli (gruppo Intesa SanPaolo, tradizionale istituto di fiducia dei parlamentari) per Bersani, la Banca di credito cooperativo di Cambiano (mondo delle coop bianche) per Renzi (ibidem). Consigli «Consiglierei di stare attenti alle pillole che vengono da certa finanza. Qualcuno che ha base alle Cayman non dovrebbe permettersi di dare consigli» (Bersani parlando di Renzi che ha tra i suoi sostenitori economici il quarantenne Davide Serra della Algebris Investments, società registrata nelle isole Cayman). Lettera Davide Serra, famoso soprattutto per aver scritto nel 2007, in qualità di socio delle Generali, una lettera ad Antoine Bernheim, allora guida delle assicurazioni. Criticava il rituale delle assemblee e metteva in discussione la governance. Il succo: perché Generali ha bisogno di due amministratori delegati? E perché un presidente così vecchio? Per gli specialisti Serra era noto. Raccontò Stefano Preda (padre del codice di autoregolamentazione di Borsa Italiana conosciuto come Codice Preda) che nel 2006 bisognava fare a gomitate per entrare nell’hedge fund di Serra: «C’è la fila là fuori. È un fondo chiuso, non ci si riesce più ad investire. L’ha aperto e chiuso in un mese» (Sideri, CdS). Delitto Carmela Petrucci, di anni 17, studentessa di liceo classico con la media del nove. Insieme alla sorella Lucia, di un anno più grande, tornava da scuola. Nella portineria di casa sua sbucò fuori Samuele Caruso, 23 anni, ex fidanzato della sorella: non si capacitava di essere stato lasciato e quindi aveva preso a seguirla, aspettarla sotto casa, minacciarla su Facebook. Ieri si fece trovare con un coltello in mano, Carmela si mise in mezzo e prese due coltellate alla gola che la uccisero subito. Un fendente pure alla sorella, che però è ancora viva. Il Caruso, che su Internet si faceva chiamare Tigrotto, magro e disoccupato, con la madre malata e pochi soldi in casa portati dal padre operaio, scappando via lasciò dietro di sé una pista di gocce insanguinate. Lo arrestarono alla stazione di Bagheria che era pronto per andarsene. Fatti accaduti nella mattinata di ieri, nell’androne di un palazzo di via Uditore 11, Palermo. Riunione Cosimo Cafueri, responsabile della sicurezza alla Thyssenkrupp di Torino in cui la notte del 6 dicembre 2007 morirono per incendio sette operai, condannato in primo grado a 13 anni e sei mesi per omicidio colposo e omissione dolosa di cautele antinfortunistiche. Ha presentato ricorso: «La dinamica dell’incendio è stata condizionata dalle ripetute negligenze ascrivibili ai lavoratori», che nel momento in cui scoppiò l’incendio non erano ai loro posti ma impegnati in una discussione sindacale e si sarebbero accorti in ritardo del malfunzionamento (Ponte, Rep). Spazzolini Manie di Maurizio Marinella, dell’omonimo marchio di cravatte: porta solo cravatte difettate, sempre a fondo scuro, e ruba gli spazzolini monouso dagli alberghi (Veneziani, CdS). Colori Mette il rossetto il 92 per cento delle italiane tra 45 e 54 anni e l’82 per cento tra 35 e 44 anni. Nelle regioni del nord-ovest il rosso per labbra è usato dal 37 per cento delle donne, mentre nel meridione dal 54 per cento. Una donna su due lo usa tutti i giorni o quasi, e più aumenta l’età più l’utilizzo diventa regolare. Colori prediletti: beige cannella (22,9 per cento); rosa delicato e rosa carne (21 per cento), rosso fuoco (11,5), rosso scuro (11 per cento) (Laurenzi, Rep). Balli Per un fioretto fatto in gioventù, Berlusconi non ha mai nemmeno ballato durante le serate organizzate nella discoteca di casa sua. «Non fumo da quando riuscii a salvare la mia prima avventura imprenditoriale da una fine non gloriosa. Non gioco da quando mi esposi al rischio di una pessima figura pretendendo, da dilettante, di potermi confrontare con un professionista delle tre carte. Non ballo da quando promisi che avrei smesso se una mia amica, che rischiava di morire, si fosse salvata» (CdS).