Valentina Arcovio, la Stampa 19/10/2012, 19 ottobre 2012
VACCINI RITIRATI CI SONO RISCHI?
Su segnalazione dell’azienda farmaceutica Crucell, che ha riscontrato potenziali pericoli per la salute in due lotti del suo farmaco, in tutta Italia sono stati ritirati due milioni di dosi di vaccino antinfluenzale, pari al 10% dell’intero fabbisogno. A questo punto i cittadini rischiano di vaccinarsi in ritardo?
Il ministero della Salute ha assicurato che il calendario della vaccinazione antinfluenzale non subirà ritardi. La campagna è prevista tra la metà di ottobre e la metà di dicembre. Quindi né gli iniziali problemi di forniture né il blocco della distribuzione dei vaccini della Crucell dovrebbero far registrare ulteriori ritardi. L’obiettivo indicato dalle raccomandazioni ministeriali è di raggiungere il 95% di copertura per le persone oltre i 65 anni. Tuttavia, una copertura del 75% verrà considerata accettabile.
Visto che il vaccino della Crucell non è più disponibile, quale siero arriverà alle Asl e alle farmacie italiane?
La Crucell ha bloccato la distribuzione di 2.361.632 dosi di vaccino Inflexal V. Per sopperire a questo «buco», il ministero della Salute ha assicurato di avere un piano B. Il quantitativo di vaccini mancante rispetto al fabbisogno nazionale - che è stimato in 10-12 milioni di dosi - sarà fornito dalle altre aziende produttrici. In pratica, l’incidente con la Crucell non dovrebbe avere grosse conseguenze sulla campagna vaccinale che, come detto, durerà fino a metà dicembre.
Il vaccino antinfluenzale di quest’anno è sicuro?
Assolutamente sì. I problemi con il vaccino della Crucell non hanno nulla a che fare con l’efficacia e la sicurezza degli altri vaccini antinfluenzali. Il blocco della distribuzione di Inflexal V è stato predisposto cautelativamente da parte della stessa azienda, dopo che sono stati rilevati problemi di sterilità nei test di controllo. Il problema non riguarda dunque la formulazione del vaccino, che rimane valida. Il siero, infatti, è stato approvato lo scorso anno e si è dimostrato sicuro per i pazienti. Il ministero della Salute ha assicurato più volte che il vaccino antinfluenzale di quest’inverno non comporta nessun pericolo per la salute dei cittadini.
Da quali virus dovrebbe proteggerci il vaccino?
Il vaccino per la stagione 2012-13 contiene un virus AH1N1 uguale a quello delle passate stagioni e varianti dei virus A e B. Non si tratta quindi di importanti cambiamenti rispetto al 2011. E come lo scorso anno, gli esperti invitano i soggetti a rischio, a partire da anziani e malati cronici, di vaccinarsi per evitare di subire complicanze più o meno gravi dovute all’influenza. Il rischio di non immunizzarsi è quello di sviluppare complicanze respiratorie, come polmoniti e broncopolmoniti che potrebbero diventare addirittura letali per il paziente. L’anno scorso sono stati segnalati diversi casi di ricoveri ospedalieri per complicanze dovute all’influenza. L’obiettivo di quest’anno è proprio di ridurre queste evenienze.
Chi sono i soggetti più a rischio?
Innanzitutto gli anziani che hanno superato i 65 anni d’età, per via della fragilità del loro sistema immunitario. Discorso simile vale per i malati cronici che, se contagiati, potrebbero compromettere ancora di più le condizioni già precarie di salute, e i loro familiari. La vaccinazione, inoltre, è raccomandata per i bambini sopra i sei mesi di vita affetti da patologie come tumori o patologie congenite. L’immunizzazione è prevista anche per chi fa un lavoro «sensibile», come gli operatori sanitari o quelli di pubblica sicurezza. Il vaccino viene vivamente consigliato alle donne in gravidanza: soprattutto quelle che nel periodo di picco del virus saranno tra il secondo e il terzo trimestre rischiano complicanze gravi per il virus.
Oltre al vaccino, come possiamo proteggerci dall’influenza?
Si può cercare di prevenire il contagio evitando di andare in luoghi troppo affollati, dove i virus si diffondono più facilmente. A questo proposito alcuni esperti consigliano il vaccino anche ai bambini in età scolare per evitare che il contagio di un alunno possa provocare vere e proprie epidemie negli istituti scolastici. Infine, come ogni anno il ministero della Salute ha rilasciato alcune raccomandazioni basilari sulle misure di igiene da adottare, prima fra tutte quella di lavarsi le mani più spesso.
Quali altre iniziative sono state prese quest’anno?
Il ministero della Salute ha avviato diverse iniziative hi-tech per controllare l’influenza stagionale e per diffondere le buone norme di igiene. Così tra «app» e siti web c’è solo l’imbarazzo della scelta. Innanzitutto è possibile scaricare dal sito www.campagnainfluenza.it tre «app» che permettono di calcolare se si è fra i soggetti per cui la vaccinazione è raccomandata, di sapere come sta andando l’epidemia nelle varie regioni e persino di calcolare, attraverso un «influenzometro», se i sintomi che si lamentano possono essere ricondotti alla patologia. Dallo smartphone o tablet si possono poi scaricare «app» che misurano la febbre, diffondendo informazioni e consigliando i farmaci da automedicazione più utili.