Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  ottobre 19 Venerdì calendario

HO DETTO LA VERITÀ NON SONO L’AMBRA DEL CAVALIERE


[Daniela Santanchè]

Alcuni dicono che sia, da anni, la persona più ascoltata da Berlusconi. Altri invece sostengono che è lei a illudersi che sia così, perché Berlusconi dà a tutti l’impressione di essere indispensabili, anche se poi ritiene indispensabile solo se stesso; e sostengono perfino che di lei il Cavaliere abbia detto: «È meglio averla alleata che nemica, perché è una donna pericolosa». Di certo c’è che, da ieri, tutto il Pdl è furibondo con lei: ossia con Daniela Santanchè.

Signora, si rende conto del putiferio che ha scatenato?

«Non mi aspettavo tante reazioni scandalizzate e, mi lasci dire, sproporzionate. Cosa ho detto di male?».

Insomma... Ha detto che nel Pdl se ne devono andare tutti, a cominciare da Alfano...

«Ma io non ho detto che se ne devono andare tutti! Non faccio la rottamatrice. Ho detto che bisogna azzerare e ripartire perché il Pdl è messo malissimo. Non è vero, forse?».

Lei è così pessimista, sul Pdl?

«Il sondaggio più favorevole ci dà al 15 per cento. E poi, senta: è sbagliato dire che nel Pdl è in corso una guerra f ra bande? È sbagliato dire che non siamo più nel cuore dei nostri elettori? È sbagliato dire che il 70 per cento dei nostri elettori è contro il governo Monti?».

Ne è sicura?

«Non lo dico io, lo dice un sondaggio del Sole 24 Ore. E ancora: è sbagliato dire tre legislature e poi basta? Capisco che molti abbiano paura di trovarsi disoccupati. Ma non possiamo più garantire il posto fisso ai giovani, figuriamoci se dobbiamo assicurare il posto a vita ai politici».

Fa l’antipolitica anche lei?

«Dico solo che oggi dobbiamo dare profondi segnali di rinnovamento. Lo vuole il Paese. E allora i miei colleghi di partito, invece di scandalizzarsi per quello che dico, tirino fuori qualche idea nuova. Ma sa qual è la verità? Il centrodestra rappresenta ancora la parte migliore del Paese, ma il Pdl non rappresenta più il centrodestra. Agli elettori offre prodotti avariati: come Fiorito, come tutto il marcio che sta venendo fuori in Lombardia».

Secondo lei Alfano, Cicchitto eccetera non colgono questi umori del vostro elettorato?

«Temo che troppi politici pensino più ai propri incarichi che ai propri elettori. Il quotidiano Libero ha fatto un sondaggio fra i suoi lettori ed è venuto fuori che il 56 per cento sta con me, il 44 con Alfano. Allora forse non dico cose così assurde».

Che cosa l’ha colpita di più delle reazioni del Pdl?

«Che alle sette e mezzo di sera Bonaiuti si è sentito in dovere di fare un comunicato ufficiale per dire che le mie parole non esprimono il pensiero di Berlusconi. Io non l’ho detto. Non le pare bizzarro che Bonaiuti abbia voluto smentire una cosa che non ha detto nessuno?».

Eh, ma forse è perché lei è considerata molto vicina all’ex premier e...

«Senta: io sono per la libertà di pensiero e di espressione, ma esprimo le mie, di idee. Non sono l’Ambra di nessuno».