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 2012  ottobre 19 Venerdì calendario

PREVENZIONE DENTALE, PER VOCE ARANCIO


Il mese della prevenzione dentale Anche quest’anno l’Associazione nazionale dentisti italiani (Andi) e Mentadent rinnovano il tradizionale appuntamento con il «Mese della prevenzione dentale»: per tutto ottobre sarà possibile fissare un appuntamento per una visita gratuita da uno degli oltre 10 mila dentisti Andi che aderiscono all’iniziativa. Basta chiamare il numero verde Mentadent 800 800 121 – attivo per informazioni e prenotazioni dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18 – per conoscere nome e indirizzo dello studio più vicino e scegliere giorno e ora. L’elenco dei professionisti Andi è anche disponibile su www.mentadent.it e www.obiettivosorriso.it. Da oltre 30 anni, il Mese della prevenzione dentale” riscuote grande successo, come testimoniano i numeri: 32 edizioni dal 1981; oltre un milione di visite gratuite effettuate; oltre 20mila dentisti coinvolti nel corso degli anni.

Quelli che evitano il dentista più per la crisi che per la paura Secondo un’indagine condotta per l’Osservatorio sanità di UniSalute (la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria), il 51% degli italiani afferma di non aver fatto alcun controllo ai denti negli ultimi 12 mesi. Di questi, il 32% ha spiegato di essere disposto ad andare dal dentista solo se costretto, in caso di forti dolori. In generale, tra quanti hanno evitato l’odontoiatra, uno su dieci lo ha fatto perché ritiene che le cure dentistiche siano una spesa troppo alta. Non manca un 49% di virtuosi che si siede sulla poltrona almeno una volta all’anno: il 9%, però, lo ha fatto durante il mese della prevenzione gratuita, approfittando dell’occasione per non pagare.

Expodental Ottobre è anche il mese di Expodental, una delle fiere commerciali internazionali più importanti per il settore dentale. Nata nel 1969 come mostra itinerante, si è stabilita a Milano dal 1986, dove quest’anno si svolgerà dal 18 al 20 ottobre (padiglione 3 di fieramilanocity). I numeri dell’anno scorso: 300 marchi presenti e 20 mila professionisti provenienti da 68 paesi del mondo.

I numeri del settore dentale italiano Con più di 3.000 addetti il settore dentale italiano realizza un fatturato annuo di più di 600 milioni di euro di cui due terzi composti da prodotti di impianto, il resto da prodotti di consumo. L’export rappresenta circa il 50 per cento del totale con punte che salgono sino all’80 per cento per alcune tipologie di prodotti.

I viaggi del sorriso Secondo l’Adoc i cosiddetti “viaggi del sorriso”, cioè i viaggi in Paesi dove curarsi i denti costa molto meno che da noi, interessano il 10 per cento degli italiani. Carlo Pileri, Presidente dell’Adoc : «Circa 5-6 milioni di italiani negli ultimi due anni sono andati all’estero, soprattutto nell’Est Europa, a fare turismo dentale, spinti dai prezzi molto più convenienti, visto che in media si spende la metà se non un terzo per le cure odontoiatriche, e dalla scarsità di polizze malattia e coperture assicurative in grado di coprire adeguatamente le spese mediche sostenute qui in Italia». Secondo Stefano Silvestroni di Cio-Confesercenti, i rischi del turismo dentale sono alti: «Vengono usati materiali scadenti, in alcune protesi sono state trovate anche quantità di piombo undici volte superiori ai limiti di legge. Quando un lavoro è fatto male, i danni biologici sono irreversibili» (a Repubblica).

Dentisti italiani low cost Per arginare i «viaggi del sorriso» offrendo prestazioni mediche di alta qualità a prezzi accessibili (fino al 40 per cento in meno rispetto alla media italiana) è nato nel 2007 il “Progetto dentale Apollonia”, un network di cliniche che ad oggi ha erogato più di 300 mila prestazioni per un totale di oltre 88 mila pazienti. Attualmente il progetto coinvolge oltre 90 professionisti distribuiti in 6 Centri tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto (il listino prezzi, valido per tutte le cliniche low cost del Progetto dentale Apollonia, al link http://www.progettodentaleapollonia.it/listino-prezzi.php). Dal 2010 in Italia c’è anche un altro network che coniuga alta qualità e prezzi accessibili: ildentistalowcost.com (il listino prezzi al link http://www.ildentistalowcost.com/Listinoprezzi/tabid/467/language/it-IT/Default.aspx; per trovare i centri attivi nella propria Regione: http://www.ildentistalowcost.com/Dovesiamo/tabid/469/language/it-IT/Default.aspx). Altri siti utili: www.dentistalowcost.it (con studio a Milano); www.studiodentisticolowcost.it (a Varese); www.amicodentista.com (a Saronno, Roma e Livorno).

Social shopping ortodontico La sanità low cost si sta diffondendo anche attraverso i social shopping. Secondo una ricerca del Censis per il Rapporto 2012 Il Sistema Sanitario in controluce della Fondazione Farmafactoring, un milione di italiani ha acquistato prestazioni sanitarie sul web. Di questi, il 59% è andato online per acquistare prestazioni di odontoiatria: pulizia o sbiancamento dei denti, apparecchi ortodontici ecc. Sui social shopping, per una pulizia dei denti, si possono spendere anche solo 20-30 euro, vale a dire quattro volte meno il costo di mercato (e la metà degli importi viene incassato dai siti come commissione). Per i professionisti è un modo per promuovere il proprio studio, ma l’Associazione nazionale dentisti italiana lancia l’allarme: «Un conto è acquistare online la promozione per una cena in un ristorante, un conto è acquistare una prestazione medica come la pulizia o lo sbiancamento dei denti: il rischio concreto è che visite e prestazioni siano fatte a casaccio perché i costi spesso non coprono neppure le spese. Nel caso dei dentisti inoltre i bassi costi invogliano a fare lo sbiancamento più volte l’anno, cosa che in realtà può essere dannosa». Carlo Ghirlando, segretario culturale dell’Andi mette in guardia anche da altri rischi: «Queste offerte sono spesso l’esca per vendere altre prestazioni mediche offerte senza un serio criterio e senza un controllo della qualità. Noi siamo sempre stati molto critici anche dal punto di vista deontologico e abbiamo presentato varie denunce all’Antitrust» (al Corriere della sera)