Antonio Sella, l’Espresso 25/10/2012, 25 ottobre 2012
LETTERA
SE L’IDRAULICO RIPARA LA TV –
Quando sento parlare di “popolo sovrano” mi viene un po’ da ridere. Gli “esperti” di politica sono abituati, forse, a parlare con altri esperti (giornalisti, politologi, ospiti di trasmissioni tv del tipo Piazza Pulita e altro) ma se parlassero, come me, un po’ con tutti per esempio al supermercato, si accorgerebbero che la stragrande maggioranza della gente: 1) non segue la politica; 2) parla (o meglio spara) le solite frasi fatte che le vengono propinate dai mass media vari. E allora mi viene in mente la seguente riflessione: supponiamo che si rompa il vostro televisore, chiamereste mai un idraulico per la riparazione? Sono certo che mi rispondereste all’incirca così: certamente no poiché essendo questi digiuno di tecnica tv non potrebbe far altro che peggiorare la situazione. Benissimo. E allora io chiedo: perché una testa uguale un voto? Qui potrei far ricorso a complicate formule matematiche per la rappresentazione della distribuzione del Quoziente Intellettivo, ma ritengo sufficiente rammentare quel vecchio detto popolare che dice: “La madre degli stolti è sempre incinta”. Vengo al sodo e propongo che tutti, ma proprio tutti gli elettori vengano sottoposti a un esame sulla storia del nostro Paese, diciamo tutto il Novecento, e a ognuno di essi sia, alla fine, assegnato un voto (oppure una fascia: a/b/c) che darà luogo all’attribuzione di un “peso” per la valutazione del voto (diciamo : 1/3, 1/2 oppure 1) che darà origine a una timbratura sulla scheda di voto. Credo che il nostro Paese trarrebbe un cospicuo vantaggio da una simile operazione.