GMC, il Giornale 16/10/2012, 16 ottobre 2012
Lo stupore della stampa estera: Antonveneta una rovina per Mps - Il suicidio di Antonveneta avvenuto nel 2007 per volontà di Mps che pagò 10,3 miliardi di euro l’istituto del Nord est che solo due mesi prima era stato acquistato da Santander per 6,6, ha lasciato interdetta anche la stampa internazionale
Lo stupore della stampa estera: Antonveneta una rovina per Mps - Il suicidio di Antonveneta avvenuto nel 2007 per volontà di Mps che pagò 10,3 miliardi di euro l’istituto del Nord est che solo due mesi prima era stato acquistato da Santander per 6,6, ha lasciato interdetta anche la stampa internazionale. La testataregina della City, il Financial Times , ha riservato per prima a Rocca Salimbeni un approfondimento che ne ha evidenziato la fragilità finanziaria paventando il rischio di una «nazionalizzazione totale o parziale»della banca.In quanto l’istituto non sarebbe nelle condizioni di presentare piani credibili per il miglioramento del proprio capitale. Per il giornale londinese l’origine dei guai andrebbe ricercata nell’acquisto di Antonveneta, la cui valutazione è stata definita eccessiva «anche per i tempi in cui fu effettuata». La due diligence del Ft si è spinta, in realtà, ad analizzare il complesso di relazioni che l’azienda ha creato,in mezzo millennio, col territorio e con i soggetti economici locali. Un rapporto di simbiosi che ha favorito, da un lato, una crescita esponenziale di un pil locale tra i più alti d’Europa ma che ha anche creato le condizioni di una generalizzata «pigrizia economica»pericolosa per l’affermazione di «meritocrazia e innovazione». Perché, un sistema come quello senese, ha sintetizzato il Ft , è un semplice scambiarsi soldi tra amici. In realtà,che esista il rischio di una perdita di controllo sull’istituto, da parte degli azionisti, ha confermato al Wall Street Journal lo stesso Ad di Mps, Fabrizio Viola ( nel tondo ), quando si è soffermato, in una recente intervista,sulla necessità di«rivitalizzare la banca» e di «ottenere un livello di rifinanziamento necessario a ripagare il debito nei confronti dello Stato in un tempo ragionevole». Il top-manager si riferiva ai 3,4 miliardi di Monti bond sottoscritti dal Tesoro che hanno dato un po’ di ossigeno all’istituto per muovere qualche pedina. Anche per la «bibbia» della finanza yankee, i guai sono iniziati con Antonveneta, un’operazione che ha indebolito la tenuta finanziaria di Mps costringendolo a un indebitamento che oggi si sta rivelando una zavorra insopportabile. L’acquisizione di Antonveneta è stata fatta da «gente,che evidentemente s’intendeva poco di mercati finanziari, e molto di storia del Palio, di contrade e di altre cerchie di potere», è stato lo sferzante commento del settimanale Der Spiegel tradotto per i concittadini senesi dal blog Il Santo . I tedeschi si chiedono quello che oggi si chiedono tutti: perché a Santander i manager senesi «offrirono, non richiesti, due miliardi in più» in una gara al rialzo che ha costretto Mps a finanziare l’acquistodi Antonveneta «anche con un aumento di capitale di cinque miliardi di euro, da reperire presso gli azionisti»? Già, perché?