Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

L’allarme viene dalla Francia: il 4,5% degli utilizzatori di Facebook ne è dipendente. Una vera e propria droga. All’interno di questo gruppo, il 70% soffre di fobia sociale, cioè non riesce ad avere rapporti con il mondo reale perché vive rinchiuso nell’universo delle relazioni online.
A queste conclusioni è giunta una ricerca condotta su 517 appassionati della rete sociale creata da Mark Zuckerberg, di età compresa tra i 18 e i 36 anni, metà dei quali studenti.
I drogati di Facebook si connettono mediamente undici volte al giorno per un tempo complessivo superiore alle tre ore (191 minuti), mentre gli altri utilizzatori si collegano in media cinque volte per poco meno di un’ora. Chi è dipendente ha un numero elevato di amici virtuali: 179 rispetto ai 95 degli altri.
Quando il drogato di Facebook non è connesso, si sente inquieto: è come un chiodo fisso. Meglio, allora, mollare i consueti hobby e i conoscenti in carne e ossa per rifugiarsi in un mondo che si ritiene dorato, costruito a propria misura. A soffrire di fobia sociale sono soprattutto le donne. Dietro questo disagio, notano gli psichiatri, si nasconde spesso un desiderio di compensazione: i soggetti introversi, ansiosi e con pochi rapporti personali tendono a recuperare questo ritardo mettendosi davanti al pc, offrendo e ricevendo decine e decine di amicizie in un vortice che sembra non avere mai fine. Tutto è più facile, non bisogna preoccuparsi delle difficoltà (ma anche delle gioie) di un contatto reale.