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 2012  ottobre 18 Giovedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IL VERTICE UE


REPUBBLICA.IT
BRUXELLES - Un clima di tensione ha preceduto l’inizio del vertice di Bruxelles: a creare il gelo sono state le diverse posizioni della cancelliera tedesca, Angela Merkel, e del presidente francese, Francois Hollande, sulla vigilanza bancaria e sul diritto di veto della Ue su bilanci nazionali. Per il capo dell’Eliseo, infatti, l’incontro di oggi doveva essere incentrato su "unione bancaria, Spagna, Grecia e tutte le condizioni necessarie per risolvere la crisi", mentre il fatto che stamani, parlando al Bundestag, la cancelliera avesse dichiarato che, nonostante i progressi fatti nel rafforzamento della disciplina di bilancio con il fiscal pact, il governo tedesco ha intenzione di compiere "un passo in avanti nel dare all’Europa il diritto di intervento sui bilanci nazionali", ha rischiato di distigliere l’attenzione del vertice dal tema delle banche.
Merkel, arrivando a Bruxelles, ha ribadito che la posizione del governo tedesco è quella di "procedere rapidamente e approfonditamente sulla vigilanza bancaria" unica nell’Eurozona e che i quattro temi sul tavolo sono: "la vigilanza bancaria, i cui dettagli saranno discussi dai ministri delle Finanze, ma su cui vogliamo lavorare rapidamente e approfondatamente; il coordinamento delle politiche economiche; la cooperazione di bilancio; la legittimazione democratica". Ma in mattinata la sua attenzione si era puntata sul diritto di veto della Ue sui budget nazionali degli Stati membri e, d’accordo con la proposta del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, sulla creazione di un commissario unico per l’euro: "Quando disporremo di un meccanismo in grado di dichiarare non valido un bilancio, allora avremo bisogno di qualcuno in seno alla commissione con la necessaria autorità e non c’è che il commissario agli affari esteri che possa farlo", ha proseguito Merkel, che ha comunque osservato, tra gli applausi, "so che numerosi Stati membri, sfortunatamente, non sono ancora pronti a farlo, ma questo non cambia il fatto che ci batteremo per questo".

Diverso il punto di vista di Hollande, che ha insistito che il ’cuore’ delle discussioni al vertice Ue non è l’unione di bilancio, ma l’unione bancaria. "La sola decisione che dobbiamo prendere è la conferma della messa in funzione dell’unione bancaria entro fine anno e, in particolare, della prima fase che riguarda la supervisione", ha detto ai giornalisti. "Discuteremo di come attuare le decisioni che abbiamo preso a giugno - ha affermato - in particolare l’unione bancaria, il meccanismo di stabilità che permetterà alla Spagna di essere finanziata a buone condizioni perchè i tassi scendano". Ma il capo dell’Eliseo ha precisato: "Non è ancora tempo per aprire un nuovo Trattato", rispondendo a chi gli chiedeva un parere sull’istituzione del ’supercommissario’. Le "ragioni" delle divergenze e delle diverse priorità tra Parigi e Berlino "si possono trovare nel calendario elettorale", ha affermato il presidente francese. "Noi usciamo dalle elezioni presidenziali - ha aggiunto - Merkel ha i suoi appuntamenti nel settembre 2013, ma abbiamo entrambi la responsabilità di far uscire l’euro dalla crisi".

Nuovo fondo Tobin tax. La cancelliera ha lanciato anche l’idea di un nuovo fondo "ricavato per esempio dalla Tobin tax", per investire in specifici progetti nei Paesi membri. Potrebbe essere questo un nuovo strumento di solidarietà, ha detto la Merkel.

VIDEO - Merkel: "Voglio che la Grecia resti in Europa" 1

Il futuro della Grecia. ’’Auspico che la Grecia resti in Eurolandia’’, ha detto Merkel, parlando al Bundestag e ha aggiunto che la permanenza di Atene all’interno della zona Euro, malgrado tutte le difficoltà, è nell’interesse dell’intera Euroalndia e dell’Unione Europea nel suo complesso. ’’Questa è la posizione con cui il governo tedesco e noi aspettiamo il rapporto della Troika (Bce, Fmi e Ue). Non faremo valutazioni anticipate’’, ha rilevato Merkel, che ha sottolineato che la Grecia deve rispettare le misure promesse. Nei colloqui in Grecia e con il premier del Paese Merkel ha detto di aver percepito ’’una seria volonta’’’ per raggiungere questo impegno. ’’Non appena il rapporto della Troika sarà presentato, verranno prese le decisioni sul pagamento della prima tranche qua al Bundestag e da nessun’altra parte’’, ha garantito la cancelliera. La cancelliera ha precisato che la situazione in Grecia continua a essere tutt’altro che semplice. Molte cose vanno troppo lentamente e i cambiamenti strutturali in parte vengono realizzati ’alla velocità di una lumaca’. Misure che da tempo avrebbero dovuto essere attuate sono ancora in corso di elaborazione e la recessione è più forte del previsto, mentre la corruzione e le truffe non sono state completamente arginate. ’’Posso ben comprendere che la grande maggioranza del popolo greco sia furente di fronte al fatto che i greci che dispongono di mezzi non vogliano dare il loro contributo alla soluzione dei problemi del loro Paese’’, ha indicato Merkel, rilevando comunque che nel frattempo sono state realizzate riforme nel Paese.

UN MORTO AD ATENE - REPUBBLICA.IT
ATENE - Ha perso la vita un manifestante durante i duri scontri con la polizia davanti al Parlamento greco: un uomo di 65 anni stroncato da un infarto. La vittima era un lavoratore marittimo iscritto al Pame, il sindacato vicino al Partito comunista di Grecia, che ha deciso di far tenere un minuto di raccoglimento in sua memoria nel corso della manifestazione. L’uomo si è accasciato dopo il lancio di lacrimogeni sparati dalle unità antisommossa in risposta alle molotov dei black bloc, ma è ancora incerto il luogo in cui è avvenuto l’incidente. Il bilancio dei feriti sale a cinque, due dei quali sono poliziotti. Nel corso della manifestazione sono stati vari i momenti di tensione tra black bloc e polizia. La carica più violenta da parte dei manifestanti incappucciati è avvenuta a pochi metri dall’ingresso del Parlamento. Un gruppo di black bloc ha provato a forzare il cordone dell’unità antisommossa che ha poi risposto sparando lacrimogeni. Decine di persone sono fuggite in preda al panico nelle strade laterali, per sottrarsi al gas.
E’ la seconda volta in tre settimane che i lavoratori greci tornano in piazza. Sono circa 25 mila le persone che stanno prendendo parte alla manifestazione. La protesta arriva nel giorno della riunione dei leader europei che si terrà a Bruxelles e vedrà la probabile decisione su nuovi tagli ai salari e alle pensioni. La Grecia si sta preparando ad un taglio di 11,5 miliardi di euro per soddisfare la "troika" della Commissione europea, Banca centrale europea e Fondo monetario internazionale, e accedera alla prossima rata di aiuti da 130 miliardi di euro.
Lo sciopero generale sta provocando la paralisi dei trasporti, la chiusura degli uffici pubblici, di molti negozi, delle banche e degli ospedali dove lavorerà solo il personale di emergenza.
Ferme per 24 ore le attività del settore pubblico con i proprietari della edicole e i controllori del traffico aereo che si sono uniti alla protesta. Le navi resteranno nel porto di Atene e il trasporto pubblico sarà interrotto e gli ospedali lavoreranno solo con il personale di emergenza, mentre gli uffici pubblici, ministeri e negozi tra cui anche le panetterie resteranno tutti chiusi. Ad aderire alla protesta anche il sindacato Gsee del settore privato, uno dei due maggiori sindacati che rappresentano circa 2 milioni di persone, ovvero la metà della forza lavoro della Grecia.
(18 ottobre 2012)

SPREAD - REPUBBLICA.IT

MILANO - Cina ed Europa. Da un lato l’economia di Pechino che rallenta, ma in linea con le attese degli economisti, dall’altro il vertice Ue da cui potrebbe arrivare la richiesta ufficiale di aiuti da parte della Spagna. Un intervento soft dicono gli addetti ai lavori, il minimo sufficiente a far scattare il piano della Bce per l’acquisto di bond a breve termine sul mercato secondario. La Germania, intanto, chiede che l’Ue abbia voce in capitolo sui bilanci dei singoli Paesi 1. Per quanto riguarda la Cina, invece, il Pil nel terzo trimestre dell’anno è cresciuto del 7,4% rispetto allo stesso periodo del 2011: si tratta dato più basso dal primo trimestre 2009, comunque in linea con le previsioni degli analisti. Il mercato apprezza, invece, che, per la prima volta negli ultimi 12 mesi, l’economia di Pechino sia cresciuta rispetto al trimestre precedente (+2,2%).
Nervosi i listini europei. A Milano Piazza Affari chiude la seduta arretrando dello 0,3%, trascinata verso il basso da Ferragamo e Mps dopo il downgrade di Moody’s 2. Il titolo cede oltre il 6%. Forti gli scambi: sono passate di mano 130 milioni di azioni, oltre l’1% del capitale e la metà della media dell’ultimo mese. Nel resto d’Europa il Dax di Francoforte guadagna lo 0,58%, il Cac 40 di Parigi sale dello 0,22% e il Ftse 100 di Londra avanza dello 0,1%. A Wall Street il Dow Jones avanza dell0 0,1%, l’S&P arretra dello 0,1%, il Nasdaq dello 0,3%. A Pesare sui listini Usa il dato sui sussidi di disoccupazione aumentati più di 46mila unità a 388mila contro attese per 365mila unità. Bene, invece, il superidice dell’economia cresciuto dello 0,6% contro un’attesa dello 0,2%.
Invariato lo spread. Il differenziale di rendimento tra titoli di Stato decennali italiani e tedeschi è fermo a quota 314 punti base, il livello più basso da marzo: sul mercato del debito sovrano influisce il successo del Btp Italia 3. L’euro chiude in lieve calo a 1,3087 dollari dopo aver toccato ieri un nuovo massimo da un mese sul biglietto verde. Pesano da una parte i realizzi e dall’altra la cautela degli investitori, che attendono la conclusione del Consiglio Ue. La Spagna fa il pieno in un’asta di titoli di Stato con scadenza 2015, 2016 e 2022, collocando 4,61 miliardi di bond contro un target di 4,5 miliardi. I tassi scendono su tutte le scadenze: su quella triennale calano al 3,227% dal 3,676%, su quella quadriennale scendono al 3,977% dal 4,603% e sul quella decennale al 5,458% dal 5,666%. Dopo l’asta lo spread bonos/bund è in calo a 379 punti base.
Sempre sul fronte spagnolo della crisi il tasso dei crediti dubbi delle banche ha raggiunto in agosto un picco storico: il massimo dal 1962, ovvero da quando è iniziato questo tipo di rilievi. E’ quanto ha reso noto la Banca centrale spagnola, precisando che i crediti dubbi - soprattutto imputati al settore immobiliare - sono pari al 10,51% del totale dei crediti, con un importo pari a 178,58 miliardi di euro.
In mattinata chiusura in netto rialzo per la Borsa di Tokyo, salita del 2% a 8982 punti. Il listino è stato trainato dal calo dello yen e dai dati sul Pil cinese del terzo trimestre. A restituire fiducia è anche la produzione industriale di Pechino che sale in settembre e dimostra che gli stimoli governativi all’economia funzionano.
Sul fronte delle materie prime, petrolio poco mosso a New York con i contratti sul greggio con consegna a novembre a 92,09 dollari al barile. Sulla piazza di Londra il Brent scende invece a 113,07 dollari dopo i massimi dell’ultimo anno raggiunti martedì a seguito del taglio delle stime da parte di Goldman. Pausa nella corsa delle quotazioni dell’oro sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1750,5 dollari l’oncia sulla piazza di Singapore, interrompendo i rialzi degli ultimi giorni.

SUCCESSO ITALIANO SUI MERCATI - REPUBBLICA.IT
MILANO - Si chiude con un grande successo di domanda il collocamento del terzo Btp Italia. Dopo gli oltre 10 miliardi raccolti nei primi 3 giorni di offerta, oggi gli ordini sono stati di 7,8 miliardi, portando il totale complessivo delle sottoscrizioni a sfiorare i 18 miliardi. Le richieste di oggi sono state più di 56mila.
ll collocamento avviene sul Mot (Mercato obbligazioni telematico) senza commissioni per il risparmiatore. L’emissione offre un rendimento, legato all’indice di inflazione italiana per le Famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Il Foi è cresciuto dell’1,67% fra ottobre 2009 e 2010, del 3,23% nel periodo 2010-2011 e del 2,8% fra il 2011 e il 2012. Il valore corrente è fissato al 3,1%. A ogni scadenza, oltre alla cedola che rappresenta l’interesse reale - ovvero il tasso di rendimento al netto dell’inflazione - verrà pagato l’adeguamento all’inflazione, che matura assieme al rateo. Se il risparmiatore conserva il titolo fino alla data del rimborso, riceverà un premio fedeltà pari allo 0,40 (40 centesimi o 4 per mille).
Rating: Baa2/BBB+/A rispettivamente secondo Moody’s/ S&P/Fitch
Taglio minimo acquistabile: 1.000 euro
Scadenza: 4 anni. Fino al 22 ottobre 2016
Prezzo di emissione: 100 (alla pari)
Chiusura del collocamento: Alle 17,30 del 18 ottobre 2012. A chiusura del
collocamento è emanato apposito decreto di dccertamento che fissa il tasso cedolare (reale) annuo definitivo e determina il quantitativo in emissione sulla base degli ordini di acquisto durante il periodo di collocamento sul Mot.
Godimento e regolamento: 22 ottobre 2012 e 2 giorni lavorativi successivi alla data di chiusura del periodo di collocamento.
Meccanismo di fissazione del tasso cedolare annuo definitivo: Sulla base delle condizioni di mercato del 18 ottobre 2012, ma comunque ad un livello non inferiore a quello del tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito annunciato il 12 ottobre 2012.
Commissioni: Non è prevista alcuna commissione a carico degli investitori
Quotazione: A partire dal giorno 22 ottobre 2012 sul Mot
Regime fiscale: 12,5 % come per tutti i titoli di Stato
(18 ottobre 2012)