Varie, 17 ottobre 2012
Pasquale Romano detto Lino, 30 anni. Originario di Cardito (Napoli), lavoratore precario, «bravissimo ragazzo», tutto contento perché tra poco avrebbe ottenuto un contratto a tempo indeterminato che gli avrebbe permesso di sposare la sua Rosanna, l’altro giorno andò a Marianella per un saluto alla fidanzata e ai di lei genitori e poi scese in strada con l’idea di riprendere la sua auto per raggiungere gli amici per una partita a calcetto diretto verso la sua auto quando due camorristi, scambiandolo per un’altra persona, gli spararono addosso quattordici colpi lasciandolo stecchito sull’asfalto
Pasquale Romano detto Lino, 30 anni. Originario di Cardito (Napoli), lavoratore precario, «bravissimo ragazzo», tutto contento perché tra poco avrebbe ottenuto un contratto a tempo indeterminato che gli avrebbe permesso di sposare la sua Rosanna, l’altro giorno andò a Marianella per un saluto alla fidanzata e ai di lei genitori e poi scese in strada con l’idea di riprendere la sua auto per raggiungere gli amici per una partita a calcetto diretto verso la sua auto quando due camorristi, scambiandolo per un’altra persona, gli spararono addosso quattordici colpi lasciandolo stecchito sull’asfalto.