Michele Ainis, Corriere della Sera 17/10/2012, 17 ottobre 2012
[...] In questo specchio infranto si riflettono anche le nostre istituzioni. L’officina del diritto è affollata di meccanici: dettano norme gli atenei, le autorità portuali, i consigli di quartiere
[...] In questo specchio infranto si riflettono anche le nostre istituzioni. L’officina del diritto è affollata di meccanici: dettano norme gli atenei, le autorità portuali, i consigli di quartiere. L’attività amministrativa è a sua volta frantumata, sicché — per dirne una — sui nostri 13.503 acquedotti vegliano 5.513 enti. Il controllo del territorio viene affidato a 6 forze di polizia nazionali e a 2 locali. Ma i custodi sono ormai un esercito, anche se per lo più sparano a salve: al capezzale di mamma tv, per esempio, sgomitano la Vigilanza, l’Autorità per le comunicazioni, il ministero, l’Antitrust. Un tempo avrebbe potuto metterci ordine la legge, ma anche la legge è diventata un condominio dove s’accalcano 2 Camere, 20 Consigli regionali e 2 provinciali, Trento e Bolzano. Insomma, siamo passati dalla separazione alla disgregazione dei poteri. E giocoforza questi poteri disgregati trascorrono i loro giorni a litigare sulle rispettive competenze. In questo momento davanti alla Consulta pendono 6 conflitti tra poteri dello Stato, 12 tra Stato e Regioni, 126 ricorsi sulla spettanza della potestà legislativa [...]