Varie, 16 ottobre 2012
Ascensore per Sette - Il professor Lee Gray della University of North Carolina ha studiato come ci si dispone in ascensore: due passeggeri si mettono agli angoli opposti, se ne arriva un terzo si forma un triangolo, un quarto dà origine a un quadrato, il quinto si mette nel mezzo ecc
Ascensore per Sette - Il professor Lee Gray della University of North Carolina ha studiato come ci si dispone in ascensore: due passeggeri si mettono agli angoli opposti, se ne arriva un terzo si forma un triangolo, un quarto dà origine a un quadrato, il quinto si mette nel mezzo ecc. seguendo lo schema delle facce dei dadi da gioco. Evitati gli occhi altrui: si guarda in alto, in basso, l’orologio, il telefonino, una parete. (Enrico Franceschini, la Repubblica 11/10) Il disagio di stare in ascensore con altre persone arriva quando la distanza è inferiore a sessanta centimetri circa, cioè quella a cui si può avvertire l’odore e la temperatura di un altro corpo. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Il 70% delle persone costrette in ascensore ad avere una conversazione parla del tempo, il 15% di calcio, il 10% dei problemi del quartiere e il 5% di questioni condominiali. (Men’s Health gennaio 2010) «Mi tuffo da piattaforme altre dieci metri. Ma quando salgo in ascensore è diverso: se c’è gente che mi sovrasta, ho la sensazione di cadere nel vuoto» (la tuffatrice Tania Cagnotto). (Ermanno Luccini, Io donna 24/3/2012) La paura dell’ascensore è una variante della claustrofobia. Sintomi: tachicardia, sudorazione, mancanza d’aria e svenimenti. Se i sintomi sono lievi, si sta meglio respirando profondamente prima di entrare nella cabina. Altrimenti servono psicologo e farmaci. (Ok-Salute.it 16/11/2009) Piera Degli Esposti, terrorizzata all’idea di essere aggredita da un serial killer, si è fatta costruire a casa un ascensore trasparente. (Michela Proietti, Corriere della Sera 10/2/2011) Il pulsante per chiamare l’elevatore è ben 40 volte più sporco della tavoletta del wc di un locale pubblico. (corriere.it, 24/9/2010) Valeria Marini ha fatto l’amore in ascensore (Giovanna Cavalli Corriere.it 1/7/2011) Gli ascensori vanno anche a sessanta chilometri orari (Vittorio Zucconi, L’aquila e il pollo fritto Mondadori 2008) Facendo le scale tutti i giorni in tre mesi si riduce la circonferenza vita di quasi il 2 per cento, la pressione sanguigna del 2,3 per cento, i livelli di colesterolo del 3,9 per cento. (La Stampa 2/9/2008) Emma Bonino ha venduto la sua casa a Trastevere perché senza ascensore. (Giulia Cerasoli, Chi 6/4/2011) George Simenon e Adolf Hitler s’incontrarono nell’ascensore dell’Hotel Kaiserhof di Berlino, poco prima che il Führer vincesse le elezioni. Nessun discorso fra i due. (Alessandro Melazzini, La Stampa 22/2/2005) In una delle prime traduzioni in volgare della Bibbia appare la parola «ascensore» con il significato di «colui che è montato su un cavallo o su un carro». (R.M., Il Messaggero del 26/4/2001) Nella Casa Bianca ci sono tre ascensori. (Adnkronos 4/11/2008) Due tipi. Ascensore con trazione elettrica ad argano: il motore elettrico in cima all’edificio gira una ruota che tira cavi d’acciaio con la cabina a un capo e un contrappeso (pesante circa il 40% più della cabina) all’altro. Ascensore a trazione oleodinamica: il motore in basso spinge fluido in un pistone che solleva la cabina; per farla scendere, il pistone si svuota. Negli impianti a trazione oleodinamica non c’è contrappeso, il motore è più potente ma funziona solo in edifici alti al massimo una ventina di metri. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Gli ascensori hanno i freni: un sensore avverte se la discesa è troppo veloce e li attiva. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) I cavi di acciaio degli ascensori oltre i cinquecento metri di lunghezza diventano troppo pesanti per essere utilizzabili, oltre i 950 metri il loro stesso peso li fa strappare. La Otis ha da poco sostituito i cavi con cinture piatte fatte di poliuretano rinforzato: il che rende tutto più leggero, resistente e conveniente dal punto di vista energetico (e gli impianti occupano meno spazio). (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Per guasti agli ascensori negli Stati Uniti muoiono in media ventisei persone all’anno, su circa 600.000 impianti: la maggior parte sono tecnici della manutenzione. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Solo nella città di New York ci sono 58.000 ascensori, che fanno circa 30 milioni di viaggi al giorno. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) All’Anie (Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche) risulta che l’Italia è il Paese con il maggior numero di ascensori al mondo: nel 2008 erano circa 850.000. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) I vigili del fuoco americani calcolano che a tutti almeno una volta nella vita capiterà di restare bloccati in ascensore tra due piani. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Cosa fare se si rimane sospesi tra due piani: premere il pulsante d’allarme e basta. Non forzare le porte, non arrampicarsi da nessuna parte: la botola in alto non serve ai passeggeri per uscire, ma ai soccorritori per entrare. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) L’inventore dell’ascensore è Elisha Graves Otis, meccanico di Halifax, Vermont. Piattaforme sollevate da funi e carrucole esistevano da tanto tempo, ma lui trovò il modo di bloccarne la caduta in caso di rottura delle corde. Diventò famoso quando diede dimostrazione pratica dell’invenzione, nel 1854, al Crystal Palace di New York: salì su una piattaforma retta solo da una fune e si sollevò a diversi metri da terra. Poi ordinò di tagliare la corda con un’ascia. Il freno entrò in funzione e la piattaforma rimase sospesa. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Il primo ascensore di Otis: nel 1857, in un grande magazzino di New York (lui morì dopo soli quattro anni, neppure cinquantenne). (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Maggiori produttrici di ascensori al mondo: Otis (americana), Schindler (svizzera), ThyssenKrupp (tedesca), Kone (finlandese), Mitsubishi (giapponese). Maggiori mercati: le città del Golfo Persico e della Cina. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) La Otis Elevator Company sostiene che in cinque giorni i suoi meccanismi sollevano l’equivalente dell’intera popolazione del pianeta. (Enrico Franceschini, la Repubblica 11/10) Nel 1973 i progettisti del World Trade Center introdussero la sky lobby, una stazione di scambio: un ascensore portava al venticinquesimo o al trentesimo piano senza fermate intermedie, e da lì si prendeva un altro ascensore che fermava a ogni piano. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Un sistema di ascensori è ritenuto ottimale se è in grado di portare il 13 per cento della popolazione dell’edificio a destinazione entro cinque minuti. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) In America i passeggeri tollerano di attendere l’ascensore trenta secondi al massimo per andare in ufficio. Negli hotel o nei condomini un po’ di più (quaranta-cinquanta secondi). (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Il caso di un Nicholas White, 34 anni, rimasto bloccato in ascensore per 41 ore mentre andava a fare una pausa sigaretta durante il lavoro. Quando riuscì a tornare in ufficio, trovò sulla scrivania il messaggio di un collega che lo rimproverava di essersene andato prima dell’orario. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Elevator pitch, ovvero il discorso che un dipendente deve tenersi pronto nel caso in cui gli capiti di trovarsi in ascensore con un dirigente dell’azienda. Avrà circa un minuto per raccontargli il suo progetto con precisione e arguzia. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011) Gli ascensori più nuovi sono senza pulsantiera e funzionano grazie a sistema centralizzato: su una consolle a piano terra si sceglie il piano a cui andare e il computer dice quale ascensore prendere. Ciò può allungare i tempi di attesa, ma poi i viaggi sono senza interruzioni e c’è meno affollamento in cabina. (Giovanni Zagni, Ilpost.it 1/6/2011)