Federico Rampini, la Repubblica 16/10/2012, 16 ottobre 2012
CALIFORNIA GREEN
La California ha avviato il “censimento dei distruttori di CO2”. Un esercito di agronomi e biologi sta cominciando la misurazione dettagliata, sul campo, di quante emissioni carboniche vengono effettivamente “catturate”, e quindi sottratte dall’atmosfera, da ogni singolo appezzamento di verde, da ogni foresta di sequoie o di eucalipti, e così via. Lo scopo: far funzionare in modo efficiente, senza margini di imbroglio e riducendo gli errori, il mercato “cap-andtrade” che entrerà in vigore dal primo gennaio. La California, dal punto di vista ambientale, con il 2013 farà di fatto “secessione” dagli Stati Uniti per unirsi a un sistema europeo che regoli i permessi di emissione di CO2 imponendo come contropartita l’obbligo di eliminare altrettanti gas carbonici. La California punta entro la fine di questo decennio a ritornare al livello di CO2 del 1990. Tra i metodi per sequestrare l’anidride carbonica spiccano la riforestazione e l’allargamento dei “polmoni verdi” nelle aree urbane. Di qui la previsione di una nuova rivoluzione urbanistica, con il ritorno dell’agricoltura in città, lo sviluppo dei giardini pensili, e un’architettura verticale fatta di orti, giardini e foreste affiancate ai tradizionali grattacieli per abitazioni e uffici.