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 2012  ottobre 14 Domenica calendario

È SEMPRE LA BBC?

LONDRA C’era un orco in casa della “zietta”. Così gli inglesi chiamano la Bbc, come un parente stretto: un’amica di famiglia, una vecchia zia da romanzo di Agatha Christie, arzilla, educata, spiritosa, eccentrica, dotata del necessario “understatement” (minimizzare) ma di straordinaria onestà, vivacità e intelligenza. Non è difficile da comprendere, il rapporto tra il popolo britannico e la sua radiotelevisione pubblica: in fondo anche noi italiani chiamavano la nostra “Mamma Rai”, ai bei tempi. Pensate dunque quale sorpresa nello scoprire che in casa di questa venerata vecchietta si nascondeva un mostro: uno stupratore, un pedofilo, un molestatore di fanciulle. Il suo nome era Jimmy Savile e in Inghilterra lo conoscevano tutti: per decenni ha presentato
Top of the Pops,
la hit parade televisiva della canzone. Un personaggio
colorito, lunghi capelli biondi, sigaro sempre in bocca, abiti sgargianti, girava su una Rolls Royce decapottabile.
Due settimane fa l’inchiesta di una tivù (privata) rivale fa venire a galla le accuse di un pugno di donne: raccontano che, da giovani, Savile le aveva costrette a fare sesso. Dove? Dovunque capitasse. Nei camerini del suo programma. Nei corridoi della Bbc. Sui sedili della Rolls. Scotland Yard apre un’inchiesta. Il primo ministro David Cameron auspica che la Bbc conduca a sua volta un’indagine interna.Mala“zietta”,daprincipio, recalcitra. Sembra ansiosa di chiudere il caso e voltare pagina. E non è difficile capire perché. Non è solo questione d’imbarazzo per lo scandalo. Il momento non potrebbe essere peggiore. Un momento storico per l’azienda: in questo mese di ottobre compie novant’anni di vita. Celebra il compleanno inaugurando un quartier generale completamente rinnovato, la Broadcasting House di Regent Street, trasformato in gigantesco open space sotto vetro: dalla strada, si può vedere quello che c’è all’interno.
Come se la “zietta” non avesse segreti o almeno nulla da nascondere.
Ma è anche un momento delicato per un network pubblico in tempi di crisi economica, finanziato dai contribuenti (attraverso il canone — ma senza pubblicità, diversamente dalla Rai): il consiglio di amministrazione ha stabilito che occorre tagliare le spese (un budget di 3 miliardi e mezzo di sterline l’anno) di un quinto, proprio mentre il presidente della Bbc, lord Chris Patten, esorta a migliorare la qualità delle trasmissioni «almeno del 20 per cento». Fare di più con meno soldi? «Impossibile», secondo l’ex-direttore generale Mark Thompson, che dopo otto anni alla guida della Bbc se ne è andato (attraversando l’Atlantico, per diventare amministratore delegato del
New York Times)
per scadenza del mandato ma anche per timore che le restrizioni economiche danneggino la qualità della vecchia “zia”.
Al suo posto è appena arrivato George Entwistle, e an-
che lui pare uscito da un romanzo, di Wodehouse o di Waugh: pallido, occhialini, camicia a righe, accento da buone scuole private, cortese, forbito, discorso intervallato da occasionali «caspiterina». Ma tutt’altro che un debole, altrimenti non sarebbe dov’è. «Da ragazzo andavo a letto ascoltando la Bbc», racconta. «A
tutt’oggi credo di non alzarmi mai al mattino, tranne in vacanza, senza ascoltare il
Today Show.
Questa azienda è stata tutta la mia vita. È un grande privilegio guidarla». E i tagli? «Una tivù pubblica non può andare in bancarotta per contendere le stelle dello spettacolo o la Premier League di calcio a reti private che pagano sempre di più. Alleveremo talenti giovani, che costano meno e li valorizzeremo. E punteremo su altri sport». E le esortazioni a fare meglio? «Sono giuste, solo così possiamo guadagnarci il finanziamento pubblico e il rispetto della gente. Dobbiamo distinguerci per la qualità e la creatività dei programmi, come abbiamo dimostrato alle Olimpiadi. Soltanto la Bbc può fare trasmissioni su quella scala e unire la nazione intera davanti al televisore».
Sennonché la nazione intera si ritrova ora a discutere lo scandalo del presentatore pedofilo. Ogni giorno viene fuori di peggio. Molestava le orfanelle e le bambine disabili, facendo il giro di orfanotrofi e ospedali, in apparenza per elargire nobili carezze, in realtà per sfogare
le sue perversioni. I tabloid parlano di trenta donne abusate sessualmente e più di cento casi sotto inchiesta. Alcune delle vittime erano minorenni, qualcuna aveva solo tredici anni. E anche qualche ragazzino, pare, era finito tra le mani di Savile. Ben presto, il neo-direttore generale capisce di non avere scelta. Ordina un’indagine interna, affidata a un inquisitore esterno di alto prestigio, per garantirne l’imparzialità. Si tratta di scoprire se, oltre a quelli di cui è accusato Savile, c’era una pratica diffusa di mo-lestie sessuali negli studi della radiotelevisione di stato più politicamente corretta del mondo.
Sotto inchiesta, in effetti, non ci finisce tanto il presentatore, morto due anni fa, dopo essere stato fatto baronetto dalla regina (forse sua Maestà gli revocherà il titolo e la sua famiglia ha già fatto abbattere la lapide sulla sua tomba). Ci finisce la Bbc tutta intera. Come è possibile che nessuno sapesse cosa stava accadendo? Se qualcuno sapeva, perché ha coperto lo scandalo? Il mese scorso è andato in onda un programma celebrativo
su Savile, eppure il nuovo direttore Entwistle era al corrente delle indagini della polizia: perché lo ha permesso? «Con il senno di poi, avremmo fatto meglio a non trasmetterlo», ammette il presidente Patten. Che nella sua lunga carriera è stato anche l’ultimo governatore britannico di Hong Kong: ha visto crollare il British Empire e ora teme di vedere crollare un altro “impero” britannico, più piccolo ma non meno orgoglioso. Gli inglesi potranno ancora guardare la Bbc come un’amabile vecchia zia, oppure ci vedranno riflessi i mostri che si annidano nei suoi armadi? «Forse siamo peggiori di come ci immaginiamo », osserva il sociologo Anthony Giddens, «da tre anni le nostre più gloriose istituzioni cadono nella polvere una dopo l’altra, prima i rimborsi spese truccati al Parlamento di Westminster, poi le truffe dei banchieri nella City, quindi le intercettazioni illecite dei giornali, adesso tocca alla Bbc». Un orco in casa della “zietta”: che brutto modo di
celebrarne i novant’anni.