Marco Belpoliti, la Stampa 15/10/2012, 15 ottobre 2012
ZANZARE DALLE SETTE VITE
Zzzzzzz!!, eccole qua. Siamo entrati nell’autunno e le zanzare non demordono. Al Nord come al Sud, ronzano nelle stanze notturne delle case. Che siano diventate resistenti a tutto? No, basta accendere i fornellini e subito scompaiono.
Ma com’è possibile che abbiano passato indenni i primi freddi e le piogge? L’autunno è decisamente caldo e le zanzare resistenti. Le loro uova sembra che possano sopravvivere nel deserto come nelle zone artiche per lunghissimi periodi. Nel Sahara, spiega Richard Swift in un aureo libretto, Zanzara (Apogeo), possono trascorrere decenni di siccità prima che la pioggia completi la fecondazione. Ci sono zanzare così veloci e rapide da succhiare il sangue alle strolaghe, uccello acquatico; probabilmente quando è fermo, oppure quando è in volo? Swift non lo dice; ci fa sapere invece che le zanzare tipiche dei climi temperati (ad esempio il Culex pipiens), vivono cinque o sei mesi; altre vanno in letargo e si risvegliano nel caso di un aumento, fuori stagione, della temperatura. Sarà il nostro caso.
Di notte non arrivano a sciami, ma ce n’è una sola, piuttosto rumorosa, che ruota imperterrita sul capo del dormiente. Le zanzare esistono fin dall’epoca dei dinosauri e hanno assistito impassibili, piccoli vampiri, all’apparizione e all’estinzione di molte specie. Ci sono anche sull’Himalaya; perciò l’idea che d’estate, al fresco, sulle montagne, non si trovano, è falsa. Un tipo, Aedes communis, si trova al Circolo polare Artico dove assale i caribù.
Insomma, non c’è scampo, visto poi che di tipi differenti ne esistono tra i 2500 e i 3000, e sembra che di zanzare sulla Terra ce ne siano oltre 100.000 miliardi. A noi, che abitiamo nel Bel Paese, oggi ci va bene, visto che nel mondo muoiono ogni anno da uno a tre milioni di persone a causa della malaria, di cui è portatrice la zanzara; e c’è anche il virus del Nilo occidentale, la febbre gialla, il dengue e diversi tipi di encefalite trasmesse dalla puntura. Si nutrono del nettare dei vegetali e dei succhi della frutta e di tutti i liquidi che stillano le piante; ci mordono perché hanno bisogno del sangue per fecondare le uova: sono le femmine a pungere, loro le depongono. Volando nelle nostre stanze è un po’ come se facessero l’amore: il sangue sta a loro, come lo sperma a noi umani. Una cosa che fa riflettere. Ma solo dopo averle fatte secche.