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 2012  ottobre 15 Lunedì calendario

APPUNTI SUL SALTO DI BAUMGARTNER



Salto Felix Baumgartner è saltato ieri da 39.060 mila metri, protetto solo da una tuta e da un paracadute. Quattro anni di preparazione. Velocità crescente fino a raggiungere 1342 chilometri orari. Caduta più lunga della storia, 259 secondi (4 minuti e 19 secondi di caduta libera, poi paracadute in tutto otto minuti). New Mexico, sopra un deserto arido. Aeroporto di Roswell. Pallone stratosferico pieno di elio, gru, capsula. telecamere installate negli angoli ideali dentro e fuori il veicolo mostravano la Terra mentre lentamente disegnava un arco in un cielo sempre più blu. Tuta candida. Prova generale lo scorso luglio da 29.600. Qualche minuto di attesa prima di saltare. Telecamere degli elicotteri. Giusto angolo di caduta dopo alcune rotazioni. Paracadute bianco e rosso. Al centro di controllo si sentiva il respiro affaticato. Kittinger, oggi ottantenne, 51 anni fa s’era buttato da 31.300 metri. «Felix è nato a Salisburgo e dopo un passato nelle forze speciali diventa un eccezionale «tuffatore», campione mondiale di jumping con 2.500 lanci alle spalle da qualsiasi altezza: dalle Petronas Towers di Kuala Lumpur alla statua di Cristo di Rio de Janeiro» (Caprara).
8 milioni di persone davanti alla diretta su YouTube nel mondo. Segno di ok prima di lanciarsi. «A volte devi arrivare così in alto per capire quanto sei piccolo». Felix il Corpo Volante ha rischiato il soffocamento per la velocità, ha rischiato lo scoppio delle vene violando l’aria così rarefatta. ex paracadutista dell’aviazione austriaca ha dimostrato che un uomo di 43 anni. Roswell, New Messico, vicino all’Area 51 sede della base più segreta degli Usa dove — narra la leggenda nera — con gli extraterresti gli americani hanno giocato davvero.
Felix finora s’era lanciato sulla Manica. S’era lanciato dalle torri
allora più alte del mondo, le Petronas. Aveva confermato il record buttandosi giù dalla Taipei 101. gli sponsor oggi gongolano: da Red Bull, la bibitona che insegue gli sport estremi, alla Vergin che conta di lanciare i primi viaggi spaziali privati alle fine dell’anno prossimo. 43 controlli finali prima di buttarsi: rimproverandolo anche quando da laggiù non riusciva a sentire la voce. Tanti brividi: come quando s’è lamentato della visiera che si appannava. soffre di claustrofobia. Per lui la parte più difficile è stata proprio l’ascensione chiuso nella capsula per due ore e 21 minuti:
Ha corso più veloce di un jet commerciale. Capsula argentata. Pallone equivalente a palazzo di 55 piani. Joseph (Joe) Kittinger 84 anni. Staff di 300 persone e 70 ingegneri. Superficie del pallone di 16 ettari. Plastico extrasottile. Dati su un computer che aveva con sé e saranno esaminati dalla Federazione aeronautica internazionale. Preparazione di sette anni. 65° anniversario del volo del primo aereo supersonico pilotato da Chuck Yaeger nel 1947.