12 ottobre 2012
LA SPAGNA BOCCIATA INVENTA IL RATING FAI-DA-TE
Un’agenzia di rating che fattura appena 20 milioni di euro lascia di per sé qualche dubbio. Se poi nasce in un Paese, come la Spagna, a un passo dal livello "junk" dopo l’ultimo downgrade c’è da scommettere che la sua credibilità non sarà al massimo. Eppure stufi di tante bocciature da parte delle tre grandi sorelle anglosassoni (S&P, Moody’s e Fitch) gli spagnoli puntano davvero sui giudizi fai-da-te: Axesor, il piccolo equivalente iberico del Cerved, ha da poco ottenuto l’autorizzazione dell’Esma (la Consob europea) per emettere rating. Si inizia con le Pmi, ma nonostante la taglia, il gruppo punta a breve a giudicare anche agli Stati. Una lotta contro il tempo prima che Madrid scivoli sotto la soglia del “bono basura”. Con buona pace del rating fai-da-te, infatti, dopo la bocciatura di S&P c’è il rischio che entro ottobre arrivi anche la retrocessione a “junk” di Moody’s