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 2010  ottobre 11 Lunedì calendario

ITALIA DEI FURBONI [C’è

un Fiorito anche nell’Idv «Ha intascato 700mila euro»] –
In pieno scandalo Fiorito, l’ex capogruppo dell’Idv alla Pisana lo aveva urlato a chiare lettere: «Non ci stiamo a sentirci inclusi in un calderone». Eppure, a due settimane da quelle dichiarazioni, per i pm romani la condotta di Vincenzo Maruccio non è poi così diversa da quella del collega, Er Batman di Anagni. Tanto che, ieri, il nome del coordinatore dei dipietristi nel Lazio è finito nel registro degli indagati per lo stesso reato di cui è accusato Franco Fiorito. Peculato, è questo che il procuratore aggiunto di Roma, Alberto Caperna, e il pm Stefano Pesci contestano al fedelissimo di Antonio Di Pietro. I magistrati hanno accertato che Maruccio si sarebbe intascato 700 mila euro del partito in meno di due anni, distraendo i soldi dei due conti correnti accesi dal gruppo presso Cariparma e Credito Artigiano sui suoi 3 rapporti bancari personali. E lo avrebbe fatto «a più riprese», scrivono i pm nel decreto di perquisizione, «trasferendoli mediante numerosi bonifici a favore di conti personali propri per circa 500 mila euro nel periodo aprile 2011- giugno 2012 ed effettuando inoltre il prelievo di somme contanti per un importo complessivo di circa 200 mila euro». A far scattare le indagini, che hanno portato il Nucleo di Polizia Valutaria della Finanza a setacciare gli uffici dell’Idv alla Regione e le case di Maruccio, è stata una segnalazione di operazione sospetta inviata da Bankitalia alle Fiamme Gialle lo scorso 27 settembre. Mentre la bufera per la cattiva gestione dei fondi del Pdl alla Pisana scuoteva Francone, che continuava a parlare di «Sistema Lazio» e di «stecca para» per spiegare il patto di divisione dei soldi, il fulmine si abbatteva sull’uomo di Tonino.
Una trentina i bonifici senza giustificazione, o in casi sporadici con la causale del tutto generica: «rimborso (o restituzione) anticipazione». Trasferimenti dai conti dell’Idv (almeno 8) a quelli del cassiere per 581 mila euro. Per la procura «appare arduo ipotizzare l’esistenza», si legge nel decreto, «di sistematiche anticipazioni attraverso fondi personali da parte di Maruccio che, in virtù della sua posizione di presidente del gruppo consiliare Idv, era l’unica persona abilitata ad operare “direttamente” sui conti correnti» del partito. Poi ci sono i contanti, circa 200 mila euro, che l’indagato avrebbe sottratto attraverso cospicui prelievi, tra i 20 e i 30 mila alla volta in banconote secondo gli inquirenti. Così facendo avrebbe prosciugato le casse dell’Idv, anche se bisognerà capire che fine ha fatto il denaro, visto che su un conto Unicredit alla Pisana intestato al tesoriere il saldo attuale è di soli 92 euro.
Queste ingenti movimentazioni hanno fatto finire l’ex cassiere sotto la lente della Banca d’Italia e fatto saltare agli occhi «vistose anomalie per le dimensioni e le causali dei bonifici, sempre generiche e talora addirittura assenti». La segnalazione e i successivi accertamenti degli uomini del generale Giuseppe Bottillo hanno spinto i magistrati a disporre le perquisizioni. Setacciati gli uffici dell’Idv alla Pisana, tra cui la stanza dell’ex capogruppo e quella del suo capo segreteria, Domenico Barbuto. I finanzieri hanno fatto un blitz anche nelle due case romane di Maruccio, in via Duodo, a pochi passidaSanPietro, e a via Balduina, nonché nel suo studio. Non è stato invece perquisito l’appartamento di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, dove vivono i genitori. Gli inquirenti hanno portato via una serie di faldoni relativi ai bilanci dell’Idv, fatture e copie delle spese del gruppo consiliare. I documenti sequestrati sono già all’analisi delle Fiamme Gialle, che stanno controllando le voci «dare/avere».
Adesso l’inchiesta potrebbe allargarsi, anche sulla scia delle dichiarazioni di Fiorito, il quale intanto resta ancora in carcere, come deciso dal Riesame.