Laura Galvagni, Il Sole 24 Ore 19/5/2012, 19 maggio 2012
IN CINQUE ANNI 500 MILIONI DI PERDITE
Più o meno 490 milioni di perdite accumulate tra il 2006 e il 2011, alle quali, stando ai dati del primo semestre 2012, potrebbero aggiungersi almeno altri 35 milioni di rosso. È il bilancio, negativo, di Telecom Italia Media da quando è diventata puro broadcaster. Ossia dopo la cessione, avvenuta nel 2005, di quelle attività ancora legate al vecchio perimetro emerso in occasione della scissione da Seat Pagine Gialle (Buffetti e Tin.it), avvenuta nel 2003. Peraltro l’ebit di TiMedia tra il 2003 e il 2005 è stato comunque sempre negativo.
A conti fatti, quindi, l’equity story che Telecom Italia punta a vendere al mercato non sembra essere una case history di assoluto successo. Certo, non sono mancati i progressi, nel 2010 e nel 2011 per esempio il margine operativo lordo è stato positivo rispettivamente per 13,2 milioni e per 28 milioni. Tuttavia, il primo scorcio del 2012 ha registrato la temuta inversione di tendenza con un ebitda negativo per 16,1 milioni. Un risultato parzialmente da ricondurre al significativo incremento dei costi di palinsesto di Ti Media – La7, voluti per arricchire la programmazione con il lancio di nuovi programmi e nuovi volti di rete. Un impegno che sul fronte dello share non ha però garantito, allo stato attuale, il balzo tanto auspicato. Stando ai dati del primo semestre gli ascolti medi di La7 si sono attestati attorno al 3,5% di quota, contro il 3,8% medio del 2011. Va segnalato, tuttavia, che buona parte della nuova programmazione e dei nuovi volti ha debuttato solo recentemente sulla rete. Una rete che, sebbene non abbia mai raggiunto il break even operativo, dal 2008 ad oggi ha registrato un costante trend di crescita dei ricavi passati dai 97,4 milioni di quattro anni fa ai 140 milioni del 2011. Dato che probabilmente verrà confermato anche nel corso del 2012 considerato che nel primo semestre il giro d’affari è stato di 70 milioni. E soprattutto la raccolta pubblicitaria, nonostante un mercato in affanno, continua a crescere. Nel primo semestre La 7 ha raccimolato spot per 129,1 milioni contro i 121 milioni dei primi sei mesi del 2011 e i 185 milioni complessivi del passato esercizio. Progressi che, però, non si sono ancora riflessi sull’ultima riga del bilancio: La 7 ha chiuso il semestre con un risultato negativo di 37,5 milioni e complessivamente, tra il 2008 e il 2011, ha preso 225 milioni.