Varie, 4 settembre 2012
Tags : Anno 1901. Raggruppati per paesi. Stati Uniti
Dal primo settembre in tutta Europa è vietato produrre e importare le lampadine a incandescenza. Al loro posto ci saranno quelle a basso consumo
Dal primo settembre in tutta Europa è vietato produrre e importare le lampadine a incandescenza. Al loro posto ci saranno quelle a basso consumo. Secondo la legge europea, d’ora in avanti solo le lucine di Natale potranno essere a incandescenza. (Alberto Guarnieri, Il Messaggero 31/8) Usare in tutta Europa le lampadine a basso consumo è come spegnere 50 grandi centrali elettriche, con un risparmio di circa 11 miliardi di euro all’anno. Nell’aria finiscono 38 milioni di tonnellate di anidride carbonica in meno. (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) Thomas Edison accese la sua prima lampadina il 21 ottobre 1879, preceduto il 18 dicembre 1878 dall’inglese Joseph Swan e seguito dall’italiano Alessandro Cruto, il 4 marzo 1880. Cruto, nativo di Piossasco, a pochi chilometri da Torino, chiamato “il matto” perché lavorava di giorno e studiava di notte, voleva fabbricare diamanti artificiali comprimendo carbonio ad alta temperatura. Non ottenne diamanti, ma trovò un filamento migliore di quello di Edison. (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) Cruto fu il primo a illuminare un treno (il Torino-Aosta), un battello (sul lago di Ginevra), un ospedale (a Le Havre) e una piazza: nell’aprile 1884 piazza Carlo Felice a Torino (Parigi arrivò otto mesi dopo con le luci in Place de la Concorde). (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) A dare l’idea della lampadina a Edison fu il docente universitario George Baker nel 1878: gli suggerì di far passare corrente elettrica in un conduttore sottile fino a renderlo rovente per «effetto Joule». (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) Edison trascorse la prima notte di nozze nel suo laboratorio, a lavorare all’invenzione della lampadina. (Domenico De Masi, Ozio creativo, Rizzoli) Prima di trovare un buon filamento per la sua lampadina (fibra di bambù carbonizzata) Edison provò 1.600 materiali diversi. Tutti bruciavano in pochi minuti. Raccontava: «Non ho fallito, ho solo trovato 1.600 soluzioni che non funzionano». Nel 1903 William Coolidge sostituì con tungsteno il filamento di Edison.(Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) Nelle lampadine a incandescenza soltanto una piccola percentuale (circa il 5%) dell’energia che le alimenta viene convertita in luce, il rimanente 95% è disperso in forma di calore. (Alberto Guarnieri, Il Messaggero 31/8) Col calore prodotto in un giorno dal corpo di un uomo si tenere accesa una lampadina per un giorno e mezzo. (Focus, marzo 1998) Il vero nome di Pelé è Edson. Gli fu messo in onore di Edison. (Paolo Tomaselli, Corriere della Sera 2/1/2006) Le lampadine ecologiche a basso consumo durano anche 15mila ore. (Caterina Pasolini, la Repubblica 1/8/2009) Il Wwf stima che, sostituendo una lampadina a incandescenza da 75W con una equivalente a risparmio energetico di soli 15 W (920-970 lumen), si risparmia il 70%. Vuol dire che, visto il costo medio annuo di elettricità oltre al prezzo della lampadina stessa e la sua durata, si passa da 42 euro a 12 (considerandola accesa per 7 ore al giorno). (Marco Zatterin, la Stampa 31/8/2012). In Italia si comprano circa 4 milioni e mezzo di lampadine l’anno. (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009) Le lampadine a incandescenza non contengono elementi tossici, le lampadine a basso consumo sì: hanno polveri fluorescenti di mercurio e sodio. (Franco Foresta Martin, Corriere della Sera 13/4/2008) Come funziona la lampadina a basso consumo: all’estremità del tubo, che contiene vapori di mercurio, c’è un elettrodo. La corrente causa una scarica di gas; i vapori emettono un raggio ultravioletto; polveri fluorescenti lo trasformano in luce. (Anna Assumma, L’espresso 20/5/2010) Le lampadine a basso consumo costano dieci volte di più di quelle a incandescenza, ma dovrebbero durare di più. Consumano l’80% di energia in meno. (Franco Foresta Martin, Corriere della Sera 13/4/2008) Nella caserma dei pompieri di Livermore, in California, c’è una lampadina che è sempre rimasta accesa dal gennaio 1901. Prodotto dalla Shelby, il bulbo di vetro da 4 watt è appeso con un filo di sessanta centimetri al soffitto della caserma al numero 4555 di East Street. Non si sa perché funzioni così bene. Ora è vietato toccarla, ma in passato i vigili del fuoco, prima di andare a spegnere gli incendi più gravi, la toccavano come portafortuna, e le loro mogli incinte la accarezzavano sperando di trasmettere al bambino la stessa longevità. Rimase senza corrente solo per ventidue minuti, quando un elettricista tagliò il filo per appenderla più su rispetto all’altezza originale. Una webcam la inquadra tutto il giorno (centennialbulb.org). (Vittorio Zucconi, la Repubblica 6/5/2008). Scienziati dell’università di Rochester hanno scoperto che bombardando con il laser il filamento di tungsteno di una lampadina tradizionale si ottiene più luminosità senza consumare maggiore energia: per esempio da 60 a 100 watt. (Franco Foresta Martin, Corriere della Sera 1/6/2009) Le lampadine del futuro: gli oled, led in materiale organico. Sono pellicole di plastica sottili come fogli di carta che possono essere applicate alle pareti o su oggetti dalle forme più varie. (Piero Bianucci, la Stampa 1/9/2009)