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 2012  agosto 31 Venerdì calendario

ADDIO ALLA LAMPADINA NEL NOME DEL RISPARMIO

Fiat lux. Ma in un altro modo. Dal primo settembre anche l’ultima lampadina a incandescenza, degli oltre due miliardi utilizzati in Europa, andrà definitivamente in pensione. Sul mercato resteranno quindi le lampade economiche compatte, i Led e fino al 2016 le alogene. Oltre ai neon degli uffici.
Francesco Guccini, il cantautore che ha da poco scritto il saggio di grande successo «Il dizionario delle cose perdute», dovrà aggiornare la prossima edizione. Magari ricordando anche, tra un rimpianto per le vecchie Nazionali senza filtro ed il moschicida Flit, che abbiamo recentemente «sepolto» anche i poco ecologici shopper di plastica, le videocassette e i televisori col tubo catodico. Oggetti capaci di suscitare nostalgia. Ma almeno nel caso delle lampadine a filamento di «nostalgia canaglia» trattasi.
Infatti grazie al minor consumo di energia delle nuove luci «la bolletta media della famiglia europea - assicura la Ue da Bruxelles - calerà di circa il 15% con un risparmio netto fra i 25 e i 50 euro l’anno». Il tutto per un risparmio complessivo «da 5 a 10 miliardi di euro sempre annui». Compatte e Led consumano infatti cinque volte meno elettricità delle vecchie lampadine. Per l’Europa il tutto si traduce «in un risparmio complessivo di 40 miliardi di Kilowatt l’ora e in un anno si evita un consumo pari a quello di un Paese come la Romania». Senza contare che la durata di vita di compatte e Led va dai 6 ai 10 anni contro l’uno o i due anni delle vecchie (con un’eccezione che vedremo poi).
Benefici ci sono anche per l’ambiente e la salute in quanto le emissioni di C02 caleranno di circa 15 milioni di tonnellate l’anno. E, se nonostante tutto, qualcuno sentirà la mancanza, potrà sempre ammirare le «lucine di Natale», una delle poche eccezioni decisa dall’Europa. E chissà se si adeguerà oltreoceano anche la Walt Disney, che al geniale Archimede Pitagorico affianca da anni il robot Edi, che altro non è che una lampadina. D’altro canto, il pennuto inventore sarebbe stato fiero per primo di un’idea simile, come il suo risparmioso committente Paperon dei Paperoni.
Dai fumetti ai fatti. Nelle lampadine a incandescenza, soltanto una piccola percentuale, generalmente intorno al 5%, dell’energia che le alimenta viene convertita in luce, il rimanente 95% viene diffuso in forma di calore. Così l’8 dicembre 2008, la Commissione Europea per l’Energia ne ha approvato la messa al bando in tutti gli Stati membri, secondo un programma di progressiva sostituzione a partire dal settembre 2009, con completamento appunto nel settembre 2012.
Le alternative alle lampadine a filamento, sono costituite da uno o più diodi Led, alimentati da un apposito circuito elettronico, il cui scopo è principalmente quello di ridurre la tensione di rete ai pochi volt richiesti dai Led. Le più note fluorescenti compatte sono tra le più comuni tecnologie di illuminazione efficiente, diffuse soprattutto in ambito domestico. Rispetto alle tradizionali lampadine a incandescenza, hanno un migliore efficienza luminosa e una durata media dieci volte superiore. La possibilità di scegliere tra una vasta gamma di tonalità di colore, permette di applicarle nei contesti più diversi.
La ormai obsoleta lampadina a incandescenza ha un’origine all’insegna del giallo. È stata inventata nel 1854 da Heinrich Goebel, un orologiaio tedesco emigrato in America. Goebel non riuscì però a rendere pubblica la sua invenzione e nel 1878 Thomas Alva Edison riuscì a costruirne un modello sufficientemente durevole. Nel 1860 Joseph Wilson Swan aveva già costruito una simile lampadina che perfezionò fino al 1878 diventando partner di Edison. Poco prima della sua morte però Goebel riuscì a far valere i propri diritti d’inventore, che furono poi acquistati da Edison dalla vedova impoverita. Insomma, un caso simile alla diatriba Meucci-Bell sull’invenzione del telefono.
Per gli inguaribili nostalgici e per gli scettici verso ogni cambiamento c’è comunque un’ultima consolazione, fatta apposta per negare parte dei vantaggi delle nuove luci. È la lampadina Shelby, un bulbo da quattro Watt, che è accesa ininterrottamente negli Stati uniti, a Livermore, dal gennaio del 1901 in una caserma di pompieri, venerata come una reliquia miracolosa.