Lucrezia Dell’Arti, Io donna, 8 agosto 2012
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CARLA DEL POGGIO–Pappagallo «Si levi di torno, odioso pappagallo», la prima frase che Carla Del Poggio rivolse ad Alberto Lattuada, che poi la sposò per sempre nel 1945
CARLA DEL POGGIO–
Pappagallo «Si levi di torno, odioso pappagallo», la prima frase che Carla Del Poggio rivolse ad Alberto Lattuada, che poi la sposò per sempre nel 1945.
Tacchino Carla del Poggio, che tra tutte le carni preferiva il petto di tacchino.
Lattuada Il marito, Alberto Lattuada, grande regista, intellettuale, appassionato di letteratura, il talent scout delle ninfette, colui che impose l’ erotismo acerbo e ambiguo dell’ adolescenza, che la diresse in molti film trattandola sempre «un po’ da moglie e un po’ da attrice. Era sempre gentile con gli attori, me compresa».
Patata Su una parete dello studio romano di Alberto Lattuada un disegno di Maccari: un regista in divisa da regista davanti a una ragazza informe dall’aria stolida. Battuta: «Farò di questa patata un’attrice».
Eros «Tutti i temi della sua opera cinematografica e, lo penso davvero, anche letteraria - ossia il fascino della bellezza, la sensualità femminile, ma anche le dinamiche e le denunce sociali contro ogni ipocrisia - possono essere sintetizzati dalle parole dello scrittore tedesco "Il sesso è natura e la natura è verità". Alberto pensava che quei concetti potessero essere espressi da una versione cinematografica della complessità, fatta di purezza e ambiguità, dell’ allucinazione erotica» (Carla Del Poggio su Alberto Lattuada)
Andreotti L’attrice preferita di Giulio Andreotti: «Carla Del Poggio, che poi divenne la moglie di Alberto Lattuada. Mi piaceva la sua aria da donna ingenua, pulita, trascinata in situazioni più grandi di lei».
Matrimonio Il matrimonio con Lattuada, durato 60 anni, fino alla morte di lui, malato di Alzheimer. Due figli: Alessandro e Francesco.
Signorinetta Nel 1946 Lattuada, per “Il bandito”, aveva reinventato Carla Del Poggio: «Che divertimento capovolgere lo schema, fare di una signorinetta una prostituta, di una carina borghese una bellezza sensuale».
Anagrafe Maria Luigia Attanasio, nata a Napoli il 2 dicembre 1925, figlia di un colonnello dell’esercito italiano, frequenta malvolentieri il liceo, va a scuola di danze moderne e ottiene finalmente il permesso per iscriversi ai corsi di recitazione del Centro Sperimentale di Cinematografia. Qui la sceglie Vittorio De Sica per “Maddalena… zero in condotta” (1940). Inizia così una lunga carriera che interrompe negli anni Cinquanta per occuparsi della famiglia. Morta il 14 ottobre 2010 a Roma.
Totò Quella volta che la Del Poggio e Alida Valli vanno a trovare Alberto Lattuada sul set de La Mandragola, dove c’è anche Totò, ormai quasi cieco. La Del Poggio, che conosce la menomazione di Totò, si presenta dichiarando subito il suo nome. La Valli invece, con voce rauca, gli dice: «Oh caro Totò, come sta?». E lui, scambiando il vocione della Valli per quello del padre della Del Poggio: «Oh, caro colonnello, che piacere vederla!».
Favolose «Io non ho mai toccato il vertice di interpretazioni favolose. Forse era il momento di farlo a 26, 27 anni. Ma io a 27 ho lasciato il cinema» (Carla Del Poggio)