PIERO NEGRI SCAGLIONE, Tuttolibri-La Stampa 7/7/2012, 7 luglio 2012
Rolling Stones: la fotografia - È l’altro lato della storia, il lato A, a essere precisi. Il lato B, i mesi trascorsi a Villefranche sur Mer, le registrazioni avventurose di Exile On Main Street, il matrimonio di Mick Jagger e il suo momentaneo distacco dalle sorti del gruppo, sono stati raccontati dal documentario «Stones In Exile», presentato al Festival di Cannes 2010, e da un libro, A Season In Hell , di Robert Greenfield, che presto dovrebbe diventare un film
Rolling Stones: la fotografia - È l’altro lato della storia, il lato A, a essere precisi. Il lato B, i mesi trascorsi a Villefranche sur Mer, le registrazioni avventurose di Exile On Main Street, il matrimonio di Mick Jagger e il suo momentaneo distacco dalle sorti del gruppo, sono stati raccontati dal documentario «Stones In Exile», presentato al Festival di Cannes 2010, e da un libro, A Season In Hell , di Robert Greenfield, che presto dovrebbe diventare un film. Questo libro fotografico riprende il filo del racconto là dove documentario e libro lo lasciavano cadere, ovvero alla fine delle incisioni in Costa Azzurra, dominate dalla figura del chitarrista Keith Richards, e al ritorno in primo piano di Mick Jagger, cantante e mente organizzativa della band, che riporta l’azione negli Usa (la «Main Street» che darà il titolo all’album). Jim Marshall, l’autore delle immagini di questo prezioso volume, è leggendario quanto il rock: era stato l’unico fotografo ammesso all’ultimo concerto dei Beatles, fotografo principale del concertone di Woodstock 1969, aveva immortalato la chitarra in fiamme di Jimi Hendrix al festival di Monterey 1967 e Johnny Cash a San Quentin in uno dei suoi celeberrimi concerti carcerari. «Jim arrivava e diventava immediatamente uno degli Stones», scrive Keith Richards nell’introduzione, e questo probabilmente è il segreto di tutto. Negli Usa, in California, a Los Angeles, Jagger rielabora e dà forma al materiale accumulato in Francia, per un album che uscirà a maggio e una tournée americana che coprirà i mesi di giugno e luglio 1972. Un tour che farà storia, che, anzi, farà nascere una nuova forma espressiva, il concerto rock, totale notevolmente superiore alla somma delle sue parti, ovvero delle canzoni suonate, perché è insieme spettacolo, celebrazione, festa e rito. Questo libro racconta la storia in tre parti («La sedute di registrazione a L.A.», «Dietro le quinte» e «I concerti»), utilizzando perlopiù il bianco e nero, e riuscendo ancora, quarant’anni dopo, a offrire un biglietto di primissima fila per assistere a una delle avventure creative più decisive del secolo scorso.