Fulvio Bufi, Corriere della Sera 6/7/2012, 6 luglio 2012
Francesco Schettino, che da pochi giorni non è più agli arresti domiciliari, ha scritto un memoriale sul giorno in cui fece affondare la Costa Concordia
Francesco Schettino, che da pochi giorni non è più agli arresti domiciliari, ha scritto un memoriale sul giorno in cui fece affondare la Costa Concordia. Dice di essere stato bravo: «È stato il mio fiuto, il mestiere, il saper riconoscere il mare a farmi fare quella sterzata repentina a dritta. Nessuno, fino a quel momento, mi aveva avvisato che avevamo superato il punto di accostata fissato sulla rotta. Per fortuna ho visto della schiumetta bianca sulla mia sinistra. È stato un segno che mi ha fatto dare ordine di virare a dritta, per puro istinto. In quel momento una mano divina si è sicuramente posata sulla mia testa. Subito dopo l’incidente, avrei potuto affermare: “Ma dove mi avete fatto sbattere? Cosa mi avete fatto combinare?”. Ma non sono un codardo».