Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2012  luglio 08 Domenica calendario

CENA SUL LAGO DI COMO. CLOONEY E FIDANZATA: «AVVELENATI DAL CIBO» —

«Tagliata di manzo, prosciutto e mozzarella, vino e acqua: vi sembra un menù da intossicazione alimentare?»: Fausto Fontana titolare del ristorante «Gatto nero» di Cernobbio, meta abituale dei vip innamorati del lago di Como, non è affatto convinto che il suo amico e affezionato cliente George Clooney possa essere stato avvelenato dalla sua cucina. Eppure la fonte del pettegolezzo che ieri ha fatto avanti e indietro dagli Stati Uniti è la più attendibile che si possa immaginare: un tweet diffuso da Stacy Keibler, attuale fidanzata del divo hollywoodiano qualche sera fa seduta a uno dei tavoli del «Gatto nero» per una cena romantica col suo George.
Ecco il testo del cinguettio digitato dalla bionda ed elegante Stacy: «Abbiamo mangiato male, tutta la nostra cena è stata cibo avvelenato. Oh well, sono ancora in Italia». Possibile che la fortunata Clooney girl non si sia resa conto che sulla notizia sarebbe balzata l’informazione gossipara? E infatti la confidenza viene intercettata dal sito californiano «Tmz» che la rilancia e la arricchisce con sue fonti vicine a Clooney in persona. Le quali confermano che George, Stacy e altri loro amici in questi giorni ospiti di Villa Oleandra, la residenza dell’attore a Laglio, sul lago di Como, avevano passato la notte in preda ai disturbi di una intossicazione alimentare.
«Se è così, sarà per qualcosa che non hanno mangiato nel mio locale, a volte basta una bibita gelata. A meno che non sia solo una panzana diffusa per fare propaganda. Se qualcosa fosse andato davvero storto, il mio amico George mi avrebbe subito telefonato per dirmelo...»: Fausto Fontana sfodera il savoir faire dell’uomo di mondo per spiegare cosa può essere successo all’illustre commensale. Clooney è in effetti un habituè del «Gatto nero», ristorante nella parte alta di Cernobbio con una splendida terrazza sul Lario. Ci era stato la scorsa settimana, ci è tornato la sera del 4 luglio scorso con Stacy e una tavolata di amici, otto persone in tutto: la combriccola aveva prenotato un tavolo per godersi, oltre alla cena, lo spettacolo pirotecnico che ogni anno a Cernobbio viene allestito in onore dell’Independence day americano.
«George mangia sempre le stesse cose — così Fontana racconta la serata — e anche nell’occasione ha ordinato un piatto di prosciutto e mozzarella, una tagliata di manzo e del vino rosso. Stacy? Non ha quasi toccato cibo, solo un po’ di tagliata e dell’acqua. Verso le 11 si sono spostati in un terrazzino, mano nella mano, per vedere i fuochi d’artificio».
L’unico intoppo della serata lo creano i paparazzi che marcano in pressing il divo ogni volta in cui arriva a Como: «Erano troppo invadenti e uno degli amici di Clooney ha perso un po’ la pazienza. Ma nonostante questo George mi ha salutato cordialmente ed è tornato a casa».
E dopo? «Il giorno dopo — prosegue il ristoratore — mi hanno telefonato dall’America dei giornalisti dicendomi che Clooney era stato avvelenato dal mio cibo. Impossibile, ho risposto. Per sicurezza ho preso da parte Carletto, il cameriere che serve sempre George e gli ho chiesto per bene cosa aveva portato in tavola. Mi sono convinto che era andato tutto come al solito. E poi, quella sera al "Gatto nero" c’erano 120 persone. Volete che se i miei piatti fossero avariati altri non si sarebbero sentiti male?».
Claudio Del Frate