Corinna De Cesare, corriere.it 9/7/2012 •, 9 luglio 2012
Se prima era solo una sensazione, ora la conferma arriva dai numeri: nel primo trimestre 2012, le erogazioni dei mutui immobiliari per l’acquisto di nuove abitazioni sono crollate del 47%
Se prima era solo una sensazione, ora la conferma arriva dai numeri: nel primo trimestre 2012, le erogazioni dei mutui immobiliari per l’acquisto di nuove abitazioni sono crollate del 47%. Così secondo la trentaduesima edizione dell’Osservatorio sul credito al dettaglio realizzato da Assofin, Crif e Prometeia. Un’analisi che registra una decisa flessione del credito alle famiglie, e non solo per l’acquisto di case. I FINANZIAMENTI - Succede la stessa cosa anche per altri settori come l’arredamento, l’elettronica, gli elettrodomestici, per cui i finanziamenti sono diminuiti sia nel 2011 (-5,8%) che nel primo trimestre 2012 (-11%). «In un contesto caratterizzato dalla perdurante incertezza derivante dalla crisi economica e finanziaria ancora irrisolta e da un clima di fiducia che resta su valori minimi - si legge nel rapporto dell’Osservatorio - le famiglie italiane hanno limitato i consumi e si sono dimostrate molto prudenti nell’accensione di nuovi finanziamenti. In particolare i consumi di beni durevoli, per l’acquisto dei quali più frequentemente si ricorre ad un finanziamento, hanno registrato una netta contrazione, mostrando una flessione in linea con quella rilevata per i flussi di credito al consumo». I MUTUI - Per quanto riguarda i mutui, nel 2011 le erogazioni sono scese del 9,1% rispetto all’anno precedente. Calo che è diventato un vero e proprio crollo (-47%) nei primi tre mesi del 2012. A scoraggiare la richiesta di finanziamenti per la casa, l’aumento dei tassi di interesse applicati ai nuovi contratti, ma, ovviamente, anche l’irrigidimento dei criteri di concessione. Il calo più deciso è però riservato agli altri mutui (per ristrutturazione, liquidità, consolidamento del debito, surroga e sostituzione): dopo il -24,9% del 2011, nei primi tre mesi del 2012 sono scesi dell’80% rispetto allo stesso periodo del 2011. Un clima di incertezza che ha spinto le famiglie a scegliere soluzioni e formule che le tutelino contro eventuali futuri innalzamenti dei tassi: aumentano infatti le quote dei mutui a tasso misto e fisso (entrambe al 27% nei primi tre mesi del 2012), anche se circa il 50% delle erogazioni complessive (nel 2011 e il 46% nel primo trimestre 2012) risulta essere ancora stipulato a tasso variabile. CREDITO - Più in generale, secondo il rapporto, nel corso del 2011 si è assistito a una conferma del trend negativo delle erogazioni del credito al consumo (-2,2%), un trend che è diventato più marcato nella seconda parte dell’anno e che si è consolidato nel corso del primo trimestre 2012 (-11% rispetto al 2011). Solo nel 2014, secondo l’Osservatorio Assofin, Crif e Prometeia, «con il lento riattivarsi della spesa delle famiglie, il credito al consumo dovrebbe tornare a crescere pur se a ritmi modesti (+1,4%)». Corinna De Cesare