la Repubblica 8/7/2012, 8 luglio 2012
RICORDATE ROSARNO? NON È CAMBIATO NULLA
Ricordate Rosarno? Quei giovani immigrati pestati e cacciati dal paese dove lavoravano come bestie e vivevano in tuguri? Accadeva due anni fa e si pensava che il dramma venuto alla luce, purtroppo dopo che ci era scappato anche il morto, servisse a sanare una situazione civilmente insostenibile. Invece niente. Leggo, nell’articolo di ieri su
Repubblica, che in Calabria, Puglia, Sicilia e Campania, il 90 per cento
del lavoro nelle campagne (raccolta di pomodori, meloni, cipolle) è realizzato in nero sfruttando, come e peggio dello scorso anno, giovani immigrati che a fronte di dodici ore di lavoro percepiscono 20 euro al giorno. A Cerignola, in Puglia, nacque Di Vittorio. Speriamo che nasca presto qualcun altro come lui.
Margherita Teti
Vibo Valentia