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 2012  luglio 06 Venerdì calendario

VW CONQUISTA IL 100% DI PORSCHE

Volkswagen sale al 100% di Porsche con una spesa di 4,46 miliardi di euro; l’operazione, che verrà completata il prossimo 1° agosto, permettera al colosso di Wolfsburg di assorbire completamente la casa di Stoccarda anche dal punto di vista finanziario, dopo averla già di fatto integrata sul piano industriale. Si chiude così una saga durata sette anni, iniziata nel 2005 con il tentativo di scalata della stessa Volkswagen da parte della molto più piccola Porsche.
Vediamo i dettagli finanziari dell’operazione: Volkswagen, che controlla attualmente il 49,9% della Porsche Ag, ne acquisirà il 50,1% rimanente dalla holding Porsche SE per una somma di 4,46 miliardi di euro più una azione ordinaria Vw. Il prezzo di 4,46 miliardi deriva dal valore di 3,88 miliardi attribuito al 50,1% di Porsche dall’accordo quadro del 2009, più una serie di fattori correttivi tra cui una quota parte delle sinergie ottenibili dalla fusione più i dividendi che avrebbe ricavato dalla quota in Porsche AG. La holding Porsche SE, che rappresenta gli interessi delle famiglie Porsche e Piech, controlla a sua volta Volkswagen con una quota del 50,7 per cento.
L’impatto sui conti di Vw nel 2012 vedrà da un lato una plusvalenza non monetaria di 9 miliardi di euro (legata alla rivalutazione della quota già in portafoglio), dall’altro un calo della liquidità per circa 7 miliardi, di cui 4,46 sborsati per la quota Porsche e 2,5 derivanti dalla presa in carico dei debiti netti di quest’ultima.
Per le famiglie Porsche e Piech c’è una ciliegina sul gelato: grazie a un escamotage legale, l’operazione sarà completamente esentasse. Il fatto che il pagamento comprenda una azione ordinaria Vw è infatti sufficiente, secondo la più recente legge tedesca, a qualificare l’operazione come una fusione. Se Vw e Porsche avessero dovuto utilizzare le opzioni put e call di cui disponevano fin dal 2009, l’operazione avrebbe invece comportato oneri fiscali fino a 1,5 miliardo di euro; per questo la fusione, pur da tempo annunciata, era stata più volte rinviata. Questo aspetto dell’operazione è stato criticato da più di un politico: Rainer Bruederle, della Fdp, ha detto che «l’elusione può anche sembrare legale, ma dimostra quanto sia necessaria una legislazione fiscale più semplice e più equa». Bernd Osterloh, capo dei sindacati Vw e membro del consiglio di sorveglianza, ha difeso l’azienda affermando che «Vw pagherà imposte per 100 milioni».
Dal punto di vista industriale, Porsche è fin dal 2009 uno dei marchi della scuderia Volkswagen a fianco di Audi, Bentley, Lamborghini e adesso Ducati. L’integrazione industriale è già ben avviata, a partire dalla produzione congiunta di Vw Touareg e Porsche Cayenne fino alla condivisione di motori e tecnologie. Il passo di oggi «permetterà di realizzare più in fretta i progetti congiunti e sfruttare le opportunità di crescita nei segmenti di mercato più attraenti» ha detto il direttore finanziario di Vw, Hans Dieter Pötsch.
L’operazione annunciata ieri chiude come detto una saga iniziata sette anni fa, quando Porsche – allora guidata da Wendelin Wiedeking – iniziò ad accumulare azioni Vw. Inizialmente l’operazione fu vista con favore, perché avrebbe permesso di difendere meglio Vw da eventuali scalate nel caso in cui la cosiddetta "legge Vw" – che attribuisce al Governo del Land della Bassa Sassonia diritti particolari con il 20,1% delle azioni – venisse bocciata dalla Ue. Wiedeking e il suo cfro Holger Haerter si spinsero però fino all’acquisto (inizialmente nascosto) di opzioni. Il tentativo è fallito quando la crisi finanziaria ha fatto crollare il valore delle opzioni che Porsche aveva accumulato, ed è già dal 2009 che Volkswagen aveva in portafoglio il 49,9% di Porsche. Wiedeking e Haerter sono attualmente sotto inchiesta per false comunicazioni, in relazione agli acquisti di opzioni effettuati sotto copertura; il processo a Haerter si aprirà in autunno a Stoccarda. La Borsa ha accolto ieri positivamente lo sblocco della situazione per il gruppo di Wolfsburg: le azioni ordinarie Vw hanno guadagnato infatti il 6,4% e le privilegiate il 4,7%; in calo invece le azioni Porsche (-1,2%).