N.D.I., Il Sole 24 Ore 6/7/2012, 6 luglio 2012
SE USCIRE DALL’EURO VALE UN PREMIO
Un’idea decisamente ’british’: premiare l’economista che meglio spiega come organizzare l’uscita di un Paese debole dall’eurozona e gestire la transizione senza troppi traumi. Il premio Wolfson per l’economia del valore di 250mila sterline, secondo per generosità solo al Nobel, è stato assegnato ieri all’economista inglese Roger Bootle, capo del team di Capital Economics.
Il suo progetto vincente , dal titolo "Guida pratica all’uscita dall’euro", sostiene che le conseguenze dell’uscita di uno Stato membro possono essere positive e portare a maggiore crescita e prosperità per tutti. Tra le proposte l’introduzione fin dal primo giorno di una nuova valuta a parità con l’euro, ridenominando subito salari, prezzi e depositi, e la chiusura di banche e mercati finanziari il giorno dell’annuncio per evitare fughe di capitali.
Il premio, alla sua prima edizione, è stato istituito dall’euroscettico Simon Wolfson, ex imprenditore elevato alla Camera dei Lord, e organizzato dall’istituto di ricerche Policy Exchange. I giudici, tutti economisti di fama tra cui l’italiano Francesco Giavazzi, hanno considerato la soluzione di Bootle la piú credibile e hanno votato all’unanimitá per lui. «Si puó non essere d’accordo sul fatto che un’uscita dall’euro possa essere positiva, - ha detto il vincitore, - ma il premio Wolfson ha dimostrato che è un’ipotesi fattibile».