ItaliaOggi 4/7/2012, 4 luglio 2012
GREGGIO IRANIANO, EMBARGO EUROPEO
È diventato operativo l’embargo totale europeo contro il petrolio iraniano. Era stato deciso in gennaio come ritorsione per il programma nucleare di Teheran, visto che il paese mediorientale si era rifiutato di sottostare alle richieste di interruzione avanzate dalla comunità internazionale.
I mercati avevano già scontato questo provvedimento, e la stessa cosa era accaduta per le nazioni dipendenti dal greggio iraniano, tra cui Italia e Grecia. Nel frattempo l’Arabia Saudita ha incrementato la produzione. Ma il ministro iraniano del petrolio, Rostam Ghassemi, ha dichiarato che l’entrata in vigore delle sanzioni non pone alcun problema e gli effetti non si faranno sentire, poiché sono state decise le opportune contromisure. Così Teheran ha rimesso in moto le sue petroliere. Secondo gli esperti occidentali, tuttavia, questo non basterà a risolvere il problema. Le stime dell’Agenzia internazionale dell’energia, contestate dal governo iraniano, sostengono che le sanzioni avrebbero già provocato un calo del 30% delle esportazioni.
L’Iran, preoccupato anche per il ribasso delle quotazioni del greggio avvenuto nelle ultime settimane, ha sollecitato una riunione straordinaria dell’Opec, il cartello dei paesi esportatori di petrolio.