VARIE, 5/7/2012, 5 luglio 2012
APPUNTI PER GAZZETTA. UFFICIALI GIA’ STASERA (GIOVEDI) I TAGLI DI MONTI. APPUNTI PRESI PRIMA DELLA CONFERENZA STAMPA 8ORE 21.34)
REPUBBLICA.IT
ROMA - Iniziano a circolare le prime indiscrezioni sulla bozza del provvedimento per la spending review all’esame del Consiglio dei ministri. La riunione del Cdm è incominciata alle 18 e non è escluso che vada avanti fino a tarda sera o che prosegua domattina. Gli articoli sarebbero in tutto 17 e non ci sarebbe traccia del blocco delle tariffe che invece era presente nelle prime bozze circolate in questi giorni. Il decreto approderà nell’aula della Camera il 31 luglio. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
• Piccoli ospedali. Si rincorrono le voci relative alla chiusura o meno dei piccoli ospedali. Secondo indiscrezioni raccolte da repubblica la norma che prevede il taglio automatico delle strutture con meno di 80 posti letto (o addirittura con meno di 120, come circolato in una prima bozza) sarebbe presente nel provvedimento, ma il ministro della Salute Renato Balduzzi si sarebbe impegnato a non farla passare. La prospettiva che si va delineando in queste ore è quella di stralciare il comparto sanità dal decreto all’esame del Cdm in modo da varare un provvedimento più leggero.
• Province. Salve per ora anche le province. Nell’articolato non c’è infatti il taglio del numero delle Province che invece compariva nei testi precedenti. Ma come già spiegato dall’esecutivo questa parte dovrebbe rientrare in un prossimo decreto in arrivo forse già ad agosto.
• Esodati. Nel testo si conferma l’aumento di 55.000 unità di lavoratori ’esodati’ salvaguardati. Il testo indica quattro diverse categorie interessate, una delle quali rappresenta una ulteriore riapertura (fino ad un massimo di 1.600 lavoratori) rispetto ai lavoratori inseriti nel precedente decreto.
• Iva. Sospensione sino al 30 giugno 2013 dell’incremento dell’Iva e riduzione dell’incremento dell’Iva a decorrere dall’anno 2014. Il provvedimento prevede l’eliminazione dell’ulteriore incremento di 0,5 punti dal 2014.
• Libri scolastici. Il decreto autorizza la spesa di 103 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013 per garantire l’acquisto di libri scolastici da distribuire gratuitamente agli studenti.
• Emergenza neve. Autorizzata anche la spesa di 9 milioni di euro, per l’anno 2012, per gli interventi connessi alle eccezionali condizioni di neve e gelo che hanno colpito il Paese nel mese di febbraio 2012.
• Spese ministeri. Nella bozza è prevista la riduzione degli stanziamenti per le politiche dei singoli ministri senza portafoglio e sottosegretari, con un risparmio complessivo non inferiore a 20 milioni di euro per l’anno 2012 e di 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.
• Palazzo Chigi. Taglio di 5 milioni per il 2012 e di 10 milioni a decorrere dal 2013 alle spese di funzionamento di Palazzo Chigi.
• Utilities pubbliche. La stretta dei Cda non riguarda le società a totale partecipazione pubblica, diretta e indiretta, che erogano servizi in favore dei cittadini. In pratica non ci sarà alcuna stretta per le società come l’Enel o l’Acea.
• Scuole non statali. Duecento milioni di euro per le scuole e 10 milioni per le Università, tutte rigorosamente non statali. Sono le spese autorizzate per il 2013. È anche previsto un incremento di 90 milioni di euro per il Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio da ripartire tra le regioni.
• Enti locali. Arriva una stretta sul personale degli enti locali. Secondo la bozza del dl, fermI restando i vincoli già previsti, entro il 2012 verranno stabiliti "i parametri di virtuosità per la determinazione delle dotazioni organiche, tenendo prioritariamente conto del rapporto tra dipendenti e popolazione residente".
• Spese militari. Salta il taglio di 100 milioni l’anno per il biennio 2013-2014 previsto inizialmente per gli armamenti. La misura infatti risulta cancellata così come il taglio di 10 milioni, nel 2012, del fondo per le vittime dell’uranio impoverito.
• Voti agli statali. Arriva la pagella per i dipendenti statali: nel dl sulla spending review, si legge infatti che verranno individuati per decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con l’Economia, i criteri per "la valutazione organizzativa e individuale" dei dipendenti pubblici.
• Autotrasporto merci. Per il 2013 è autorizzata la spesa di 400 milioni di euro da destinarsi a misure di sostegno al settore dell’autotrasporto merci.
• Buoni pasto. A decorrere dal 1° ottobre 2012 il valore dei buoni pasto attribuiti al personale, anche di qualifica dirigenziale, delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione non può superare il valore nominale di 7 euro. Eventuali disposizioni normative e contrattuali più favorevoli cessano di avere applicazione a decorrere dal 1 ottobre 2012.
• Co.co.co in società pubbliche. A decorrere dall’anno 2013 le società controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni pubbliche possono avvalersi di ’’personale a tempo determinato ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa nel limite del 50% della spesa sostenuta per le rispettive finalità nell’anno 2009’’.
• Concorsi dirigenti. Nalla p.a. sospesi i concorsi per dirigenti di prima fascia fino al 2015.
• Uffici giudiziari. Sono 295 gli uffici giudiziari destinati alla soppressione o all’accorpamento: 37 tribunali, 38 procure e 220 sezioni distaccate.
• Radio e tv locali. Riduzione di 30 milioni di euro, a decorrere dal prossimo anno, dei contributi a favore di radio e tv locali.
TAGLIO DEI TASSI D’INTERESSE
Come previsto il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi ha annunciato un taglio dei tassi d’interesse dall’1% allo 0,75%, il nuovo minimo storico dell’istituto di Francoforte. Ma i mercati, Milano in testa, rispondono con forti flessioni: Piazza Affari chiude in rosso del 2,03%. Colpa del quadro macroeconomico tutt’altro che incoraggiante dipinto dal presidente della Bce e della decisione del board di non lanciare un nuovo Ltro per fornire fondi illimitati a tasso agevolato alle banche. Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp/bund è in rialzo a quota 459. Petrolio in lieve rialzo rialzo. Giù l’oro di MARCO MASCIAGA
CORRIERE.IT
Ancora un colpo di scena. La bozza del decreto legge di riqualificazione della spesa dello Stato cambia nuovamente. Ma una cosa è certa: anche il nuovo testo continuerà a provocare polemiche. E bisognerà vedere se dopo l’approvazione da parte del consiglio dei ministri resisterà al vaglio del Parlamento. A cominciare l’esame sarà l’aula della Camera a partire dal 31 luglio.
OSPEDALI - Gli ospedali entro i 120 posti letto vanno chiusi entro ottobre, come prevede la nuova bozza del decreto legge sulla spending review che approderà sul tavolo del Consiglio dei ministri (GUARDA L’ELENCO DELLE STRUTTURE OSPEDALIERE A RISCHIO). «Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano adottano tutte le misure necessarie a prevedere, entro il 31 ottobre 2012, si legge nel testo - la cessazione di ogni attività dei presidi ospedalieri a gestione diretta, anche se funzionalmente aggregati in presidi ospedalieri multisede, con un numero di posti letto inferiore a 120 unità e la conseguente immediata chiusura». Sempre in tema di ospedali si conferma la «riduzione dello standard dei posti letto ospedalieri accreditati ed effettivamente a carico del servizio sanitario regionale, ad un livello non superiore a 3,7 posti letto per mille abitanti, comprensivi di 0,7 posti letto per mille abitanti per la riabilitazione e la lungodegenza post-acuzie, adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici». In precedenza il numero dei posti letto in ospedale era stato fissato a 4 ogni mille abitanti.
IVA - L’aumento dell’Iva scatterà dal primo luglio 2013, mentre a decorrere dal 2014 il rincaro sarà dello 0,5%. Salta inoltre l’articolo 6 del provvedimento: non ci sarà alcun blocco delle tariffe. Nell’ultima bozza non c’è neanche il taglio del numero delle Province che invece compariva nei testi precedenti. Ma come già spiegato dall’esecutivo questa parte dovrebbe rientrare in un prossimo decreto in arrivo forse già ad agosto.
MINISTRI - La bozza prevede una riduzione delle spese di funzionamento sul bilancio di Palazzo Chigi con un risparmio di 5 milioni per il 2012 e 10 milioni a decorrere dal 2013. Riduzione degli stanziamenti per le politiche dei singoli ministri senza portafoglio e sottosegretari, con un risparmio complessivo non inferiore a 20 milioni di euro per l’anno 2012 e di 40 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013.
REGIONI - La materia più «calda» della spending review resta però quella sanitaria, soprattutto quella relativa, come detto, alla chiusura dei piccoli ospedali, un’ipotesi che è tornata sul tavolo, nonostante il ministero della Salute avesse precisato che il governo non ha deciso alcuna chiusura di piccoli ospedali in quanto la materia è di pertinenza delle regioni. I tagli alla sanità decisi con la spending review sono «insopportabili», quindi «il governo cambi rotta o sarà rottura istituzionale». Lo rendono noto le Regioni, le quali, in una conferenza stampa, denunciano il «cambio della natura dei servizi sanitari imposto dal governo». Le Regioni faranno appello al Capo dello Stato.
ARMAMENTI - Dietrofront anche per quanto riguarda il settore armamenti salta infatti il taglio di 100 milioni l’anno per il biennio 2013-2014 previsto inizialmente per gli armamenti. Viene poi cancellato anche il taglio di 10 milioni, nel 2012, del fondo per le vittime dell’uranio impoverito.
PAGELLA - Arriva anche la «pagella» per gli statali: nell’ultima bozza del dl sulla spending review, si legge infatti che verranno individuati per decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, di concerto con l’Economia, i criteri per «la valutazione organizzativa e individuale» dei dipendenti pubblici.
Non c’è più poi la norma che imponeva la chiusura degli uffici pubblici nella settimana di Ferragosto e in quella a cavallo tra Natale e Capodanno.
DIRIGENTI - Nella pubblica amministrazione sospesi i concorsi per dirigenti di prima fascia fino al 2015. Ribadita la riduzione del personale in pianta organica del 20% dei dirigenti e del 10% del restante personale.
ESODATI - Altri 55mila lavoratori esodati saranno salvaguardati dalla riforma del sistema pensionistico, che ha aumentato i requisiti per poter lasciare il lavoro.