Andrea Franceschi, Il Sole 24 Ore 5/7/2012, 5 luglio 2012
I «REDS» SBARCANO A WALL STREET
Il Manchester United torna in Borsa dopo sette anni. La squadra fino al 2005 era quotata al London Stock Exchange di Londra ma fu cancellata dal listing dopo l’acquisizione ad opera del miliardario americano Malcom Glazer. Per il ritorno alla Borsa i "Reds" hanno scelto Wall Street. L’obiettivo è quello di raccogliere 100 milioni di dollari che - secondo il documento presentato dalla società alla Sec - serviranno in primo luogo a ridurre i debiti che, al 31 marzo scorso, ammontavano a 423,3 milioni di sterline e che, l’anno scorso sono costati 51 milioni di sterline in forma di oneri finanziari. Questo fardello peraltro è proprio un’eredità dell’acquisizione che ha portato nel 2005 la famiglia Glazer (proprietaria anche della squadra di baseball Tampa Bay Bucaneers) ad acquisire il club per 790 milioni di sterline. L’operazione infatti fu fatta grazie ad un prestito da 540 milioni di sterline da parte delle banche, che tuttora pesa sulla società.
Il collocamento avrà per oggetto azioni di "classe A" mentre la famiglia Glazer resterà in possesso di azioni di "classe B" privilegiate che garantiscono un diritto di voto dieci volte superiore. Di fatto gli attuali proprietari manterranno saldamente il controllo della squadra con il 67% del capitale votante. Tra i sottoscrittori ci sono Jefferies, Credit Suisse, Jp Morgan, BofA Merrill Lynch e Deutsche Bank.
Resta fuori dall’affare Morgan Stanley. Quest’ultima era in prima linea nell’operazione, originariamente programmata dai vertici del club, di una quotazione a Singapore. L’Ipo avrebbe dovuto essere da un miliardo di dollari. La scelta della piazza asiatica era legata al fatto che la squadra - secondo una stima della società Kantar - ha nel continente quasi la metà dei suoi 659 milioni di fan. La volatilità dei mercati ha però spaventato i vertici del club britannico che, lo scorso mese di marzo, hanno fatto marcia indietro per optare su Wall Street.
La speranza dei fan è che i nuovi fondi possano essere utilizzati per finanziare una campagna acquisti. La stagione 2011-2012 non è stata proprio brillante: la squadra è stata superata dai cugini del Manchester City di Mancini e Balotelli che hanno vinto il campionato e umiliato i "reds" con una storica vittoria 6-1 nel derby cittadino.
Il collocamento del Manchester United arriva in una fase piuttosto asfittica per il mercato delle Ipo. Almeno nei mercati sviluppati. Nel secondo trimestre dell’anno - calcola PwC - in Europa c’è stata una flessione del 40% in volumi e un calo del 95% in valore rispetto allo stesso periodo del 2011. Oltreoceano (vedi grafico) c’è stato un rallentamento dei volumi e un incremento dei capitali raccolti anche se il dato è "drogato" dalla maxi Ipo di Facebook da 16 miliardi di dollari. Meglio è andata nel resto del mondo. Nel secondo trimestre 2012, secondo Ernst & Young, c’è stato un aumento dell’87% dei capitali raccolti in Asia. Buoni segnali sono arrivati poi dall’America Latina. A livello globale, sono stati raccolti 41,8 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2012.