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 2012  luglio 05 Giovedì calendario

IL DECALOGO DEL BAGNANTE, PER VOCE ARANCIO


Al mare divertendosi e rispettando la natura. Il mare è sinonimo di divertimento e relax, ma anche contatto con la natura e rispetto dell’ambiente. In spiaggia ci si va da soli, con la famiglia, per staccare qualche giorno dall’ufficio, oppure per viverlo attivamente, praticando la pesca, l’immersione o sport come il windsurf e lo sci nautico.

Mare sicuro con la Guardia costiera. La Guardia costiera (http://www.guardiacostiera.it/) ha dedicato sul proprio sito (http://maresicuro.guardiacostiera.it/it/index.cfm) una sezione all’operazione “Mare sicuro”, definendo il decalogo del bagnante, dieci regole per vivere il mare in tutta sicurezza. Ecco cosa prevede:
1. non fare il bagno se non si è in perfette condizioni psicofisiche;
2. non forzare il fisico anche se si è nuotatori esperti;
3. entrare gradualmente in acqua se si è passato tanto tempo al sole;
4. far trascorrere tre ore dopo il pasto prima di fare il bagno;
5. non entrare in acqua se è esposta la bandiera rossa (che in linea di massima indica una situazione pericolosa, per le condizioni atmosferiche o per assenza del bagnino);
6. rimanere in acque basse se non si sa nuotare;
7. non andare oltre i gavitelli (i galleggianti di forma sferica o a doppio cono) che indicano la zona di sicurezza per la balneazione;
8. rimanere comunque entro i 50 metri dalla spiaggia (materassi, ciambelle, canotti e simili spesso non fanno rendere conto al bagnante di essersi allontanato troppo);
9. non tuffarsi dagli scogli;
10. non disturbare i bagnanti; non portare i cani al di fuori delle zone previste; non montare tende o accendere fuochi.
Per i bagnanti sportivi. Su “Mare sicuro” si trovano anche tutte le indicazioni utili per i bagnanti sportivi, che amano vivere il mare attivamente. Per esempio:
- acquascooter: chi guida deve possedere la patente nautica. Inoltre, deve indossare e far indossare a chi lo accompagna la muta galleggiante o una cintura di salvataggio. Infine, bisogna utilizzare gli appositi corridoi di lancio per la partenza e il rientro, navigare solo di giorno, in buone condizioni meteo e del mare e mantenendosi alla giusta distanza dalla costa (le Capitanerie di porto locali diramano le ordinanze a questo proposito);
- windsurf: vale quanto detto per l’acquascooter. In più, si consiglia di informare i familiari sulla navigazione e di specificare l’orario previsto per il rientro. Se non si è molto esperti, inoltre, è meglio non navigare troppo nella stessa direzione. Se non si riesce a rientrare, bisogna lasciare andare la vela in acqua, poggiarsi sulla tavola e cercare di richiamare l’attenzione degli altri;
- sci nautico: anche in questo caso assicurarsi delle buone condizioni del meteo e del mare e praticarlo solo nelle ore diurne. Inoltre, bisogna seguire alcune regole in fatto di distanza dalla costa. Per esempio: oltre 200 metri dalla linea batimetrica (relativa alla profondità del mare) di 1,60 metri se la costa è sabbiosa; oltre 100 metri dalle coste a picco sul mare. Infine, la distanza tra chi pratica lo sport e chi traina non deve essere inferiore a 12 metri e il conduttore deve avere la patente nautica;
- immersione: prima di immergersi sott’acqua con le bombole seguire un corso specialistico ed effettuare controlli medici periodici. Ovviamente, controllare sempre bene le attrezzature e la pressione delle bombole, non dimenticare di portare con sé il profondimetro, l’orologio, il regolatore di decompressione, il coltello e il giubbetto ad assetto variabile (serve ad aumentare la capacità di controllo del livello di profondità da mantenere sott’acqua oppure per immergersi o emergere in modo controllato); utilizzare il galleggiante segnasub e immergersi sempre con un compagno, in modo che l’uno non perda di vista l’altro;
- pesca sportiva e subacquea: per quanto riguarda queste due attività, attenersi alle regole prescritte dalla Autorità marittime locali e a quelle sui limiti o il divieto di pesca di alcune specie di pesci (come i crostacei o i molluschi).

Rispettare il mare. La vacanza al mare implica soprattutto il rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema marino. È per questo motivo che Legambiente (http://www.legambiente.it/) ha stilato qualche anno fa, ma è validissimo ancora oggi, il decalogo dell’eco bagnante:
1. non usare le spiagge come depositi di rifiuti;
2. non gettare sacchetti di plastica né in mare né sulla spiaggia: alcuni animali marini li scambiano per meduse, cioè cibo, e muoiono per soffocamento;
3. segnalare alla Capitaneria di porto più vicina eventuali scarichi abusivi in mare;
4. non gettare in acqua i mozziconi di sigaretta (uno solo inquina un metro cubo d’acqua);
5. evitare di raccogliere le stelle marine, i coralli, i cavallucci marini ecc.;
6. rispettare il divieto di navigazione a motore entro 300 metri dalle coste sabbiose e 150 dalle scogliere;
7. evitare schiamazzi eccessivi;
8. informare la Capitaneria di porto se l’accesso alla spiaggia è impedito dalla presenza di abitazioni o terreni privati;
9. non usare shampoo o bagnoschiuma nella doccia in spiaggia;
10. prestare attenzione alle boe di segnalazione dei sub durante la navigazione.
Inoltre, Legambiente ricorda i tempi di smaltimento dei rifiuti che più spesso vengono abbandonati sulla spiaggia da bagnanti poco rispettosi: tre mesi per un fazzolettino di carta; da uno a cinque anni per un mozzicone di sigaretta; oltre due anni per le bucce di arancia o banana; da 20 a 30 anni per una cannuccia; cinque anni per una gomma da masticare; da cento a mille anni per un accendino di plastica; mille anni per una bottiglia di vetro. Infine le bottiglie di plastica, che non si smaltiscono mai completamente.

Voglia di relax, e invece… Spesso chi va al mare vorrebbe solo sdraiarsi sulla spiaggia e godersi il rumore delle onde. E, invece, tra schizzi di bambini, palloni che ci colpiscono, radio a tutto volume e urla di madri arrabbiate con i figli che non vogliono uscire dall’acqua, rilassarsi è sempre più difficile. Ecco, quindi, alcune piccole regole di bon ton da spiaggia, elaborate dal Codacons (http://www.codacons.it): togliere la suoneria al telefonino e parlare a voce bassa durante una conversazione; ascoltare la musica con le cuffie; non invadere lo spazio del vicino di ombrellone e lasciare libero il passaggio tra una fila di ombrelloni e l’altra; fare attenzione con i giochi d’acqua tipo gavettoni etc.; usare la doccia in maniera veloce in modo da evitare che si formino file; evitare di urlare per chiamare il bambino che non vuole uscire dall’acqua ma alzarsi e avvicinarsi; giocare a pallone, a racchettoni ecc. solo negli spazi predisposti oppure facendo attenzione a non colpire chi ci sta vicino; permettere al bambino di giocare con la sabbia, ma senza occupare troppo spazio o invadere quello altrui.